Se un artista hip hop è riuscito a emergere negli anni 90, quando la concorrenza era feroce e il livello medio degli lp altissimo, non dobbiamo stupirci che 20 anni più tardi sia ancora a dire la sua dietro a un microfono. Pharoahe Monch non fa eccezione, e dopo gli album targati Organized Konfusion (tre classici) e due ottimi lavori solisti, è tornato sul piede di guerra nel 2011 con “W.A.R.”, album finito per direttissima tra i migliori di quell’anno, e i più recenti “PTSD: Post Traumatic Stress Disorder” e “Lost In Translation” (2015). L’mc da South Jamaica, Queens, promette fuochi d’artificio in un live che, ci puntiamo il nostro euro, troverà il suo apice al ritornello di “Simon Says”.
Scritto da Roberto Contini