Adiel si è formata fra le mura di quei locali che a Roma hanno fatto la storia, passando i fine settimana fra Brancaleone, Rashõmon e, menzione d’onore, Goa Club, fondamentale per la creazione della sua identità artistica. La stessa Adiel, in un’intervista rilasciata a Zero nel 2020, afferma che la sua passione per il clubbing è scoppiata nel febbraio del 2012, quando si trovava dall’altra parte della console, sul dancefloor del Goa, a ballare al ritmo dei dischi di Giancarlino.
E cosi come il Maestro Miyagi prende il giovane Daniel sotto la sua ala, Giancarlino accompagnerà la giovane Adiel nei primi, decisivi, anni del suo percorso di crescita personale. La dj romana si allena nel club a porte chiuse, diventa resident del celebre party Ultrabeat, inizia a suonare in giro per l’Italia. Passa poco tempo e all’estero, soprattutto in quel di Berlino, si accorgono del suo potenziale. Nel giugno 2022 arriva finalmente la chiamata al Berghain, dove suonerà in chiusura con un set di quattro ore, in line up con mostri sacri come Ben Klock e Freddy K.
Dall’esordio nel tempio della techno, Adiel è presenza fissa nei festival e nei club di tutto il mondo, dal Movement di Detroit all’ADE, dal DC-10 di Ibiza al VENT di Tokyo. Infine, doveroso citare Danza Tribale, la sua etichetta discografica, attraverso cui ha pubblicato EP di successo – “Raso” e “Cavallina” in primis – e che ha visto il contributo di personalità del calibro di Marcel Dettmann e Donato Dozzy.
Scritto da Giuseppe Avolio