La riscoperta delle colonne sonore dei film italiani degli anni ’70 è ormai un fenomeno che riguarda l’Italia e l’estero da almeno vent’anni. Se da noi hanno contribuito Calibro 35, La Batteria, Squadra Omega e Bologna Violenta, fuori dai confini questo lavoro archeologico è forse ancor più risalente e ha visto come antesignani Mike Patton e la sua Ipecac Recordings, con la compilation “Crime and Dissonance” dedicata al Morricone minore, senza dimenticare la passione di Quentin Tarantino.
Ciò che hanno fatto gli inglesi Uncle Acid & the Deadbets con “Nell’Ora Blu”, tuttavia, è senza precedenti. La band di Cambridge capitanata da Kevin Starrs – finora autrice di cinque ottimi album tra doom sabbathiano, proto-metal e tutte le sfumature più occulte del mondo heavy – ha messo da parte la propria ricetta musicale per un’operazione filologica che rappresenta un omaggio al poliziottesco all’italiana. “Nell’Ora Blu”, infatti, è la colonna sonora di un omonimo film immaginario: un giallo all’italiana, con tanto di dialoghi nella nostra lingua e le ospitate di attori dell’epoca come Franco Nero, Edwige Fenech e Luc Merenda. Un tributo sincero e pedissequo al nostro cinema, destinato a essere un unicum anche coraggioso nella discografia della band.
Per questo, la data all’Auditorium è imperdibile: quando vi ricapiterà di assistere al concerto di una band doom a teatro, comodamente seduti, e di immergervi in atmosfere d’antan? Una serata che ci farà dimenticare persino i refusi nei titoli di un paio di brani, come “Il Retorno del Chiamante Silenzioso” e “Solo la Morte to Ammanetta”.
Scritto da Livio Ghilardi