Per il sottoscritto St Germain vuol dire la celebrazione massima della musica, in tutte le sue sfaccettature e le mille ramificazioni che si porta con sé. Ci son voluti ben quindici anni prima che il francese Luis Navarre sfornasse un nuovo disco (omonimo, uscito nel 2015), attesa che, fortunatamente, non è stata vana e ha consentito all’artista di affermarsi tra i massimi esponenti della rivisitazione del french touch. St Germain, d’altra parte, non è semplicemente musica, bensì un vero e proprio melting pot multiculturale che onora le radici dell’Africa Occidentale e si sviluppa nel flusso della scena elettronica contemporanea, “macchiando” i beat in pennellate di batteria e intuizioni chitarristiche che sanno di Mulatu Astatke e Ali Farka Touré. A coronare la serata ci sarà quel folle di Nightmares on Wax, pronto a sigillare quella che si preannuncia la magic combo più esotica di quest’estate romana
Scritto da Fabrizio Melchionna