Vorrei fugare sin dal principio ogni dubbio sull’argomento: parlando di Gomez non posso che essere di parte. Di parte perchè quando l’ho conosciuto quest’oscura subalternità periferica che lo pervade era dominante in tutto tranne che nel suo lavoro, di parte perchè di arte capisco poco, ma soprattutto di parte perchè Luis è prima di tutto un amico. E da amico non posso fare altro che esultare per la sua strepitosa maturazione in un’estetica che definire caravaggesca appare sempre meno blasfemo. Nox Omnibus Lucet è la prima mostra personale di un artista che con i suoi conflitti interiori ha adornato mezza Europa, una riflessione di carattere esistenziale sul vivere marginale contemporaneo, un colpo al cuore anche per chi al posto del cuore ha solo un organo muscolare.