Siamo ciò che siamo, ma cosa saremo in futuro? Cosa sarà possibile capire della nostra storia e della nostra quotidianità attraverso gli oggetti invecchiati nel tempo che lasciamo dietro di noi? E soprattutto i processi naturali di crescita e stratificazione seguiranno ancora il loro corso come lo conosciamo? Meglio, la natura sarà ancora come la conosciamo? Queste sono le domande che i nove artisti emergenti in mostra da Mario Iannelli si pongono. Le loro risposte si declinano in sculture, interventi video e installazioni in materiali deperibili. Paula Doepfner inserisce anche testi di neuroscienze e poesie, Alvaro Urbano interpreta la vita segreta dei giardini, Peter Miller sperimenta con i processi di esposizione delle pellicole fotografiche. Solo alcuni degli infiniti modi di narrare la sempiterna relazione uomo-natura.
Scritto da Chiara Ciolfi