L’opera anticonformista e trasgressiva di Carol Rama fa ritorno nell’austera città di Torino, luogo dove l’artista è nata e scomparsa, nel 2015, all’età di 97 anni.
Mostra itinerante, La passione secondo Carol Rama nasce al MACBA di Barcellona, curata da Teresa Grandas e Paul B. Preciado, spostandosi poi a Parigi, Espoo, Dublino e finalmente alla GAM, dove parte dei lavori una volta giudicati “osceni” è tuttora custodita.
L’emergenza dell’artista negli anni Trenta e Quaranta del Novecento è segnata da episodi familiari traumatici, che ne caratterizzano fortemente i messaggi: sono i primi acquerelli di quegli anni a formare la serie “Appassionata”, immagini erotiche sospese tra sensualità e intimidazioni. Il binomio si ripresenterà poi, rinvigorito, nelle astrazioni degli anni Cinquanta, ma soprattutto nei collage tattili dei Sessanta-Settanta, espressioni materiche e organiche di un sensuale surrealismo fatto di siringhe, occhi in vetro, cavi elettrici, o ancora copertoni di gomme. Infine, il ritorno all’uso della forma negli anni Ottanta, dove corpi, organi genitali, animali e dentiere sono incisi con vitalità e sentimento.
A lungo messa in ombra dalle narrazioni dominanti del Novecento, la femminista radicale Carol Rama riceverà a 85 anni il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Il suo lavoro e le sue opere sono oggi indispensabili per comprendere i lavori successivi delle artiste Cindy Sherman, Kara Walker, Sue Williams, Kiki Smith and Elly Strik, e più generalmente i movimenti di avanguardia del XX secolo.