Ad could not be loaded.

gio 01.12 2016 – dom 04.12 2016

#MASH 2016

Quando

giovedì 01 dicembre 2016 – domenica 04 dicembre 2016

Quanto

€ 15/10 giornaliero, Mudec sempre gratis

Contatti

Sito web

Organizzatore

Savana + Terzo Paesaggio

GIOVEDì 1 DICEMBRE

Mazen Kerbaj

EG: Il giovedì si inizierà con la talk “Sonic Impact: il suono nelle situazioni di conflitto”, dove saranno invitati a raccontare le proprie esperienze Rabih Beaini, Baris Bilenser, Ata Ebtekar (Sote) e Mazen Kerbaj. Mazen è un interlocutore particolare, perché nel 2006 ha realizzato un lavoro unico di field recording del bombardamento da parte dell’esercito israeliano a Beirut che poi è diventato un disco e a cui in seguito ha aggiunto anche delle illustrazioni – prima che musicista è soprattutto un disegnatore. Oggi quel lavoro è un’installazione, attualmente esposta a Berlino, dal titolo “Before the war, it was the war. After the war, it is still the war”. Baris Bilenser, invece, è di Istanbul, si è occupato di realizzare lì Club To Club ed è stato proprio di recente a Torino che ci siamo conosciuti. Durante il “golpe” in Turchia di quest’estate, ci ha raccontato che la parte di esercito fedele a Erdogan ha ricevuto l’ordine di alzarsi in volo con i caccia e passare radente sopra le abitazioni di Istanbul per spaventare le persone e non farle scendere in strada a manifestare. Insieme ai suoi amici, Baris ha fatto delle riprese amatoriali e in seguito a questa esperienza hanno deciso di attivare un progetto/label/piattaforma dal titolo Sonic Boom che sarà dedicata a veicolare contenuti artistici del Medio Oriente. Quindi lo abbiamo invitato a parlare di quello che è accaduto nella sua città e di questo progetto: artisti o persone che si muovono nella cultura e che vivendo nelle realtà di guerra, oggi o in Libano ormai anni fa, convertono queste esperienze in forme d’arte. #MASH potrebbe funzionare da incubatore per questo progetto, cercando di uscire dalla dimensione puramente astratta e concettuale per entrare fattivamente nella realtà.

Seguirà il concerto di Manzen Kerbaj e Rabih Beaini – con quest’ultimo c’è un rapporto consolidato qui a Milano, Terraforma e S/V/N/ trovano ogni anno un’ottima ragione per collaborare con lui. Considero l’incontro con Mazen una delle più interessanti collaborazioni possibili. A gennaio ho assistito all’esecuzione di “For The Red Right Hand” al CTM, concerto per ensamble di 8 elementi e regia di Rabih: lì ho scoperto in Mazen un musicista incredibile, vivo, un trombettista contemporaneo. “Multiplied” è il titolo della performance che eseguiranno a Mash, presentata l’anno scorso all’Akademie der Künste di Berlino, un progetto multicanale per tromba e synth modulari. Un incontro che da un punto di vista biografico potremmo considerare come “Oriente/Oriente”, Mazen in realtà si è trasferito da un anno a Berlino e ha il passaporto francese, mentre Rabih è andato via dal Libano da molti anni, spostandosi prima a Venezia e ora a Berlino, ed è una figura di riferimento in Europa per ciò che succede fuori dall’Europa. Il fatto che negli ultimi anni, guardando a “oriente”, si stiano costruendo pezzi di scena contemporanea che si relaziona con la nostra e viceversa – penso a un festival come l’Irtijal di Beirut o E-Fest di Tunisi, o Vent a Il Cairo – fa in modo che sia favorita la circuitazione delle idee e delle esperienze culturali.

Pagine: 1 2 3 4 5

Scritto da Chiara Colli