Lo so, la domanda che si stanno ponendo tutti è sempre la stessa: ma davvero c’è ancora qualcuno che suona il liuto nel 2016? Jozef van Wissem avrà risposto a questo interrogativo almeno un centinaio di volte, e il perché lo esprime con maggior chiarezza quando imbraccia il suo arcano strumento, da solo o in buona compagnia, e si avventura verso una strana new-wave barocca, tra minimalismo e psych-folk. Ma a guardarsi intorno, la domanda iniziale ha risposte anche più immediate, perché in un’epoca antistorica come questa, tra nuovi schiavismi, fervori religiosi e millantati scontri di civiltà, il medioevo è molto meno distante di quanto ci affanniamo a credere. E il liuto di Van Wissem sta lì a ricordarci che ci stiamo facendo beffe della storia, e marciamo compatti verso l’inevitabile collasso.
Questa sera porta la colonna sonora di “Solo gli amanti sopravvivono” di Jim Jarmusch. Nessuna immagine sul grande schermo del Lumière, solo l’immaginazione a proiettare le sue visioni.
Scritto da Filip J Cauz