Girly: an adjective to declare something as weak, flighty, fearful, or a bad show of masculinity
Urban Dictionary

Bono Pappone Vox, tempo fa in un’intervista al Rolling Stone, sfogava tutta la sua maschia preoccupazione per la musica di oggi, diventata a suo dire, troppo “girly”: un mercato in cui ai “maschi” non è rimasto uno spazio dove sfogare e rivendicare una rabbia che nella sua mentecatta e misera visione a quanto pare ha una portata artistica superiore a quella delle “girly girls”. Non che questa dichiarazione mi abbia sorpreso, non ha fatto altro che esprimere il pensiero dell’etero medio musicale convinto che il proprio uccello sia segnale di investitura divina per il rock. Stasera al Freakout, se volessimo utilizzare il banal pensiero del paternalista cantante irlandese, sarebbe una serata girly. Ema e Ryf. Erika M. Anderson e Restless Yellow Flowers (Francesca Morello). Le storie delle province xenofobe e omotransofobe di un’America inquietante si incrociano con le confessioni salmastre della Romagna decadente e romantica. Con Ema droni, sperimentazione, lo-fi e rivendicazioni mentre Ryf reinventa il sadcore con il queer, lo mescola con il blues, cancellandone i noiosi elementi binari per restituirci un delta moderno, fatto di corpi e thriller emozionali. 2 girly for U? Fuck you too. Fuck U2.