“Neither is there place for the hedonistic simplicity of other genres. In fact, there is no place for genres at all”. Dire che non avrebbe potuto esordire meglio per rendere quella che è la sua idea di “fare musica” sarebbe troppo semplice, o banalmente riduttivo. Ma se vi chiedessi di ascoltare uno dei suoi podcast dalla “P” maiuscola, il tutto risulterebbe molto più semplice. Provate a digitare Podcast Hate 066 su soundcloud e inizierete a innamorarvi del buon caro “giovane” Ontal. Conversioni drastiche, a volte brevi, ma pur sempre intense. Una liaison di generi, non indecifrabili, ma non per questo facili da catalogare. Al minuto 21.08, un’esplosione emblematica del suo modo di concepire i suoni. Bpm serrati e violenti che percepiamo tutti. Probabilmente il prossimo 10 marzo saremo capaci di sincronizzarci con lui arrivando a 170 passetti al minuto, quelli ideali per correre a sentirlo suonare dai cari ragazzi di MX Lab. E chiaramente non sarà solo, ma ad accompagnarlo, oltre ai resident, ci sarà quella piccola minetta di Adam X. Giusto un nomino così: padre della label Sonic Groove, da NY a Berlino Adam Mitchell vanta collaborazioni con i maggiori nomi del panorama elettronico/techno-industriale e ha diviso palchi con gente come Aphex Twin e Nitzer Ebb. Ci si vede in via Toffetti, pronti a tutto e a ogni genere.