Il Signor Idio viene dalla Toscana. Lo si capisce più che per l’accento, ormai ammorbidito da oltre 50 anni qui a Milano, da quella sana propensione alla bestemmia creativa, capacità squisitamente regionale. Idio è il proprietario del Torrital, un bar in via Foppa che sembra saltar fuori dai racconti di Stefano Benni, un bar che è meglio definire il bar, di quelli che trovi solo nei remake di Romanzo Criminale. Dire che il Torrital è sospenso nel tempo è dire poco: ricorda quei Dopo Lavoro così cari all’Italia post bellica, popolati da uomini con le mani grosse e le scarpe sporche, bicchierino alla mano e Gazzetta sotto braccio. Tavolo da biliardo senza sponde, bancone anni 60, stemmi della Lega un po’ ovunque, la bottigliera un po’ impolverata e per questo unica. Al Torrital si viene per tre ragioni fondamentali: parlare con Idio, giocare a biliardo all’italiana e bere uno dei suoi leggendari Negroni. Ci spiega come si gioca, come si calcolano i punti del “castello” (i birilli nel centro), come si tiene la stecca – morbida come se tocchi una donna -, ci bestemmia contro quando stecchiamo e ci racconta la sua vita, di pari passo a quella del suo locale.
Da dove viene, la storia del Torrital, bar di quartiere dal 1960, e dei personaggi che lo popolano: ci spiega che i negronisti vengono sempre alle 11 di sera, giocano poco, bevono molto. Come dargli torto. Arrivano i Negroni di Idio in un bicchiere poco più grande di uno classico per l’amaro: niente ghiaccio, solo un chicco d’uva tenuto nel freezer per rinfrescare. Non ci sembra vero. Li buttiamo giù come se non avessimo mai bevuto Negroni in vita nostra e chiediamo a Idio come fanno a essere così buoni.
“Avete visto che bel bere ragazzi?” dice tronfio e via a raccontare la storia del Negroni, dell’omonimo Conte e di Firenze. Idio in 83 anni di cose ne ha viste e ne sa. Non possiamo che inchinarci al suo sapere ancestrale, buttando giù l’ennesimo cocktail. Ah no non chiamateli così se non volete essere ammoniti da Idio: “il Negroni è un aperitivo. Il re degli aperitivi”. Non facciamo alcuna obiezione e sarà l’alcol, sarà che abbiamo una predisposizione naturale per il biliardo all’italiana ma qui si macinano punti sul tavolo da biliardo. Grazie Idio per averci ricordato cos’è il bar e che bel bere!