La storia dello Zio d’America ha quasi mezzo secolo ed è stata per certi versi incredibile e “avveniristica”: immaginate la Talenti degli anni 70/80 – quindi ancora periferica – che si relaziona a uno spazio che è aperto da colazione fino a mezzanotte, in qualsiasi giorno dell’anno, con gastronomia, enoteca, bar, ristorazione in un unico spazio di diverse centinaia di metri quadri. Polifunzionale, proprio come lo sono ora tantissimi locali di Roma. Dopo alcuni passaggi di proprietà, l’ultimo nel 2016, quest’anno c’è stato un restyling completo che ha il bancone dello Zio come protagonista: cocktail bar, juice bar, pasticceria artigianale, angolo gastronomia, birre alla spina, brunch, gli “zietti”, ovvero assaggi dei piatti del menu in versione tapas. Invariata nell’offerta (di qualità) la zona enoteca e di vendita alimentare.
Contenuto pubblicato su ZeroRoma - 2018-12-16