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Kabulàgna

Categorie Ristoranti
quartiere Porto

Contatti

Kabulàgna Via Saffi, 81/C
Bologna

Orari

  • lunedi 12–14:30 , 19–22:30
  • martedi 12–14:30 , 19–22:30
  • mercoledi chiuso
  • giovedi 12–14:30 , 19–22:30
  • venerdi 12–14:30 , 19–22:30
  • sabato 12–14:30 , 19–22:30
  • domenica 12–14:30 , 19–22:30

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Prezzo

Per chi frequenta i dintorni di via Guerrazzi, Jan è una vecchia conoscenza. Lì c’era la sua prima pizzeria Kabulogna, non una di quelle che passavano inosservate, sia per il nome, ma soprattutto per lui che è una vera forza della natura, dalla chiacchiera facile e veloce. Sorride sempre Jan, anche quando tutto va storto, anche quando l’Hera ci mette mesi ad allacciarti il gas, sia a casa che al lavoro. «Sono uno sfigato», mi dice scompisciandosi dalle risate.
Quand’ancora era un bambino i talebani lo costrinsero a scappare in Pakistan con la famiglia, poi qualche anno in Iran e Turchia, il viaggio in mare e, infine, ancora minorenne l’arrivo in Italia, a Bologna, nascosto in un camion. «Sembra una brutta storia, eppure io mi sento comunque fortunatissimo, perché ho conosciuto tante persone da ogni parte della terra e visto tantissimi posti in questo pezzo di vita…e penso che non ci sia cosa più bella che scoprire il mondo ed entrare in contatto con le sue culture».
Kabulàgna è la sua ultima avventura. È un’italianissima pizzeria, è una bolognesissima trattoria (in menu anche i tortellini), ma è soprattutto il primo ristorante afghano di Bologna.
Un’occasione unica (la seconda in Italia) per scoprire i più importanti piatti tradizionali della sua terra: il Qabuli, un piatto unico composto da riso al vapore mescolato con spezie, uvetta, carote e agnello (non temete dell’agnello, ha un sapore molto delicato come lo facciamo noi); Mantu, ovvero ravioli ripieni di carne macinata e speziata che vengono cotti al vapore con un po’ di salsa yogurt sopra (di questi abbiamo anche una versione vegetariana ); Ashak, gnocchi bolliti riempiti con verdure speziate e conditi con carne macinata e yogurt; Bolani, una sorta di panzerotto afgano, un pane piatto cotto al forno con un ripieno di verdure; e l’immancabile Kebab, che non è il Doner con il panino, ma un piatto con degli involtini di carne molto teneri.

LEGGI L’INTERVISTA A JAN