Piazzale Maciachini si sviluppa come congiunzione longitudinale tra viale Marche e via Edoardo Jenner, in piena circonvallazione nord, crocevia di arterie che si muovono trasversalmente in direzione nord-sud. Ristretto tra via Valassina e via Carlo Imbonati, il piazzale è attraversato da tram e autobus (rispettivamente 4 e 80), nonché collegato al centro dalla M3, che dista solo 3 fermate dalla Stazione Centrale e 7 dal Duomo. In maniera un po’ uniforme ai nodi più importanti della circonvallazione esterna, anche Maciachini gode di una caratteristica atmosfera multietnica, diversificata e pungente. All’incrocio tra viale Marche e via Valassina, il piazzale diventa un’ampia zona pedonale e di posteggio bici, che si allunga verso il parco Villani – Murat: in questa zona, una pensilina si allunga parallela a via Valassina, in concomitanza con gli uffici del retrostante parcheggio.
Non è un caso se proprio sotto a quella pensilina parte della comunità peruviana/boliviana di ballerini di caporales di Milano ha scelto di allenarsi con continuità, specie se nei weekend e dalle 19 in poi. Il caporales è sia danza che genere musicale tradizionale della Bolivia, che si riallaccia alla storia coloniale del paese sudamericano: con le sue coreografie di gruppo, è diventato uno dei balli più popolari anche e soprattutto nella diaspora andina in Italia.