Per entrare abbiamo dovuto risolvere un rebus. Mai tante teste furono messe insieme da quando venne mandato l’uomo sulla luna. Tre giorni, svariate ore tolte al lavoro, e una serie di figuracce con i ragazzi del Dandelion, che ridevano ad ogni nostra risposta errata. Intransigenti, non siamo riusciti a muoverli a pietà, noi che con insistenza cercavamo un aiuto per arrivare alla soluzione. Soluzione arrivata dopo giorni e giorni di brainstorming, ma pur sempre arrivata.
Mi inviano un codice e mi dicono che solo attraverso questo posso prenotare dal loro sito. Dandelion è uno speakeasy, ma non è ispirato – meno male aggiungo – ai tempi del proibizionismo. Anche basta. Scelgo il mio giorno, il mio + 1 e mi presento in una via defilata, insospettabile. Il civico parla chiaro, ci troviamo di fronte una taqueria che mi ricorda quelle di New York: piastrelle rosa, piccoli cactus, nulla sembra essere al caso. Dico la parola d’ordine, si apre una porta che non avevo notato minimamente. Ci fanno accomodare dentro, si sente subito un odore nell’aria molto piacevole, musica psichedelica in sottofondo, luci basse, poche candele.
Ci accomodiamo al bancone, che è sicuramente la parte più interessante del Dandelion. Futurista, di metallo, sembra la prua di una nave, con un grande bottigliera retro illuminata che centralizza l’attenzione. Il Dandelion, ci spiegano, è ispirato alla forma e alla materia: il menù non è di certo di facile consultazione ma i ragazzi ce lo spiegano pagina dopo pagina. Fermentazioni, invecchiamenti in botte, strumenti alchemici e ingredienti dal mondo per dei drink molto particolari che ci convincono. Tanto che facciamo il bis.
Passiamo attraverso un corridoio di luci al neon, scendiamo nella sala inferiore dove si può fumare. Ci convince meno rispetto al piano superiore, ma sogniamo subito di farci un festino. È quasi l’una, abbiamo un appuntamento zarrissimo al Fabrique, rimarremmo qui perché ci sentiamo come in Eyes Wide Shout, forse è la mia scollatura. Chiediamo il conto: 15 € a drink, un prezzo sicuramente alto ma giustificato per il lavoro che fanno questi ragazzi. Arriva anche lo sconto, che apprezziamo.
Promettiamo di tornare, prima che questo indirizzo segreto divenga di pubblico dominio, perché ci dicono che presto la modalità di prenotazione sarà diversa. Per il momento, seguiteli su Instagram e chiedete come entrare, vi invieranno il famoso rebus. I pomeriggi con la nonna a fare la settimana enigmistica vi potranno tornare utili.
Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2020-02-10