Se siete stati a Palazzo Vendramin Grimani probabilmente è avvenuto negli ultimi mesi. Se così non fosse allora potrebbe essere che, nei decenni passati, siate stati tra i fortunati ospiti della famiglia Sorlini, ultimi proprietari del palazzo, o addirittura dei Grimani (nel caso in cui foste un tantino più in là con l’età). Il palazzo, nel sestiere di San Polo e affacciato su Canal Grande, è stato aperto per la prima volta al pubblico nel maggio 2021, dopo gli interventi di restauro e conservazione iniziati nel 2018.
L’edificio porta il nome delle nobili famiglie veneziane che l’hanno posseduto, prima i Vendramin, poi i Grimani. È nel 1449 che Andrea Vendramin acquisisce il palazzo, all’epoca di forme bizantine, tra Rialto e la volta de Canal; i Grimani detti “dell’Albero d’Oro” entrano in scena nel 1517, grazie a un fortunato matrimonio con una Vendramin. I Grimani dell’Albero d’Oro daranno alla Serenissima un doge, Pietro (dal 1741 al 1752), mentre oggi danno il nome alla fondazione che ha sede nel sontuoso palazzo: la giovane Fondazione dell’Albero d’Oro.
Per chi ancora non la conoscesse, la fondazione promuove e sostiene progetti artistici, culturali, di studio e di ricerca. Organizza visite guidate nel palazzo al fine di farne conoscere la storia e le collezioni delle famiglie che lo hanno abitato. Il palazzo è anche sede di mostre temporanee e del programma artisti in residenza. Durante le residenze Palazzo Vendramin Grimani sarà dunque un attivo laboratorio del contemporaneo, oltreché dimora storica e spazio espositivo.