In principio fu una palazzina occupata di proprietà del Comune di Roma. Correva l’anno 1990 e un felino dal manto nero ispirava le lotte, studentesche e non, in città. Negli anni successivi il Branca ha iniziato a macinare iniziative a 360° – concerti, esposizioni, laboratori etc. – fino ad arrivare a cavallo degli Zero quando il clubbing divenne il suo fiore all’occhiello, con serate, sopratutto il venerdì e sabato, che portavano bassi sconosciuti per l’epoca. Dopo anni sulla cresta dell’onda – e conseguente periodo di reflusso – un periodo di chiusura forzata ha rischiato di compromettere l’intera esperienza. Dal 2019 una nuova fase sotto il mantello dell’Arci, molto legata alla dimensione sociale e alle dinamiche di quartiere, ma senza dimenticare cultura, musica, letteratura e arte. L’estate in giardino il momento migliore per godersi la nuova vita del Branca.