La frusta di Aristarco Scannabue oggi vibrerebbe contro il bigottismo enogastronomico. Troppi sono i ristoranti che negli ultimi anni hanno aperto i battenti perché “alla fine l’unica cosa seria in Italia è la ristorazione”. Come se fosse facile. Chiedetelo a Gigi come si fa a trovare il posto giusto, a stilare una buona carta dei vini e a unire la tradizione dei marinai liguri con quella dei contadini del Monferrato: pane fatto in casa, con le farine biologiche del Mulino Marino; pesce selezionato personalmente da Beppe della pescheria Gallina, mitico banco n.2 del mercato del pesce di Porta Palazzo (il meglio che potete trovare in città) con il quale il sodalizio si spinge anche qualche metro più in là, nell’adiacente ristorante e tapas bar a base di meraviglie ittiche La Gallina Scannata; la carne della storica Macelleria Martini di Boves; la selezione di formaggi di Franco Parola e verdure freschissime, selezionate una per una. Insomma, fossi in lui, non ve lo direi.