Aperto nel 1817, Cova è un pezzo della storia d’Italia: vi si radunavano gli irredentisti delle Cinque Giornate. Da due secoli è il caffè più raffinato di Milano: se qui il marocchino si chiama “Montecarlo”, non è affatto un caso. Ci passavo per una sosta quando arrivavo a Milano da fuori città. Allora ero un bambino e non potevo andare oltre la spremuta d’arancia, obbligatoria, diceva mia madre, “per le vitamine che ti faranno crescere sano e bello”. Se ero stato buono, mi meritavo una di quelle fantastiche tartine con la maionese, l’uovo sodo e l’asparago al vapore. Ci torno ogni tanto per la solita spremuta e magari una fetta di panettone, in attesa di diventare, un giorno, sano e bello come diceva la mia mamma. Oppure per un Covino o un Bloody all’aperitivo (ma non ditelo a mia madre), quando il bancone diventa il punto privilegiato per osservare la colorita fauna di Montenapo, tra botox, bambini griffati, milf ed ex gigolò.
Cova Montenapoleone
Zero qui: Beve un Covino al bancone e si gode lo spettacolo

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Orari
- lunedi 07:50–20:30
- martedi 07:50–20:30
- mercoledi 07:50–20:30
- giovedi 07:50–20:30
- venerdi 07:50–20:30
- sabato 07:50–20:30
- domenica 10–19
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