La notizia ha colto tutti noi milanesi di sorpresa: il museo di San Siro è il quarto luogo più visitato della città, più del Castello Sforzesco, per intenderci. Ma com’è possibile? Io non ci sono mai stato! Tutto merito degli stranieri che, abituati ad avere una cultura sportiva, sono soliti vivere gli stadi anche al di fuori dagli eventi. E pensare che, tra concerti e partite, sarò stato allo stadio almeno un centinaio di volte, ma del museo non mi ero mai accorto. Da buon milanese curioso (e pentito), quindi, prendo il tram 16 per godermi la città e scendo in piazza Axum.
La parte iniziale, dedicata alla storia dello stadio e alle magliette di Inter e Milan, regala ricordi di giocatori che ci fanno ancora battere il cuore. Visitare gli spogliatoi regala segreti inaspettati: lo sapevate che ce ne sono tre? In quello del Milan i giocatori si siedono su poltrone personali di pelle. Quello dell’Inter invece è tradizionale, con la panca unita e, all’entrata, i campioni del passato nerazzurro disegnati di spalle con il numero di maglia. Il terzo è per le squadre ospiti.
Ma è il tour dello stadio che rimarrà nella memoria del visitatore: vedere le tribune e il campo deserti ti fa sentire piccolo quanto il tifo ti fa sentire vivo e innamorato. Andateci, ne vale la pena. Se cominciamo a visitarlo anche noi milanesi, facile che faccia più ingressi del Duomo. Nessuno si stupisca: anche il calcio è una fede.