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Acque Sconosciute

Cinema Galleggiante in retrogiudecca: convergenze artistiche corali di istituzioni, enti, associazioni per spettatori nautici

Scritto da Fulvio J. Solinas il 21 agosto 2020

Gettare l’ancora, mettersi comodi col naso all’insù e perdersi all’interno di un campo visivo sospeso a mezz’acqua, in un angolo silenzioso della laguna, tra le meraviglie di un vecchio cantiere nautico. Profumi di lontane barene, ferraglia, corde bagnate. Sembrerà di stare in un film, una delle tante pellicole ambientate ai confini tra terra e mare, dove tutto può succedere. Passeggiando in fondamenta ci si sente sempre un po’ in bilico ed è una condizione a cui ci stiamo abituando tutti, ridisegnando i perimetri delle nostre paure e del pericolo, in una dimensione che è al contempo interiore e collettiva. Il progetto del “Cinema Galleggiante” in programma dal 27 agosto in Giudecca, nasce anche dalle riflessioni sulla vita ai tempi del Coronavirus. A Venezia immaginare le attività culturali, artistiche e di intrattenimento rendendole fruibili in condizioni di sicurezza rappresenta una sfida non solo necessaria ma anche affascinante. Ed ecco che la città, i suoi abitanti, tornano ad intrecciare le loro vite con uno degli elementi fondamentali di questa urbanità atipica che permea il centro storico: l’acqua.

“Cinema Galleggiante”: nessuno sa come sarà, ma se lo immaginano così

Modernità liquida, diceva Bauman. La meccanica dei fluidi diventa la placenta attorno a cui costruire la nostra socialità, le nostre condivisioni: Edoardo Aruta e Paolo Rosso (che già conosciamo come artefice di Microclima realtà curatoriale attiva per anni alla Serra dei Giardini) hanno composto così la rassegna “Acque Sconosciute”. Al merito di aver concretizzato l’idea sognante di un maxi schermo cinematografico su chiatta, si aggiunge quello di una selezione attenta e puntuale, in perenne dialogo con la nostra condizione di naufraghi. L’elenco di istituzioni culturali che hanno aderito all’iniziativa rappresenta una vera costellazione di valori presenti in città: così come l’astrolabio aiutava le perigliose avventure in mare delle galee veneziane altrettanto oggi ci ritroviamo a stabilire in realtà come Palazzo Grassi, Collezione Peggy Guggenheim, Fondazione Querini Stampalia, Museo Fortuny, Fondazione Luigi Nono, Iuav, Ocean Space, Pentagram Stiftung, i nostri punti cardinali. Il patchwork è in realtà ricchissimo. Ai “big player” della cultura veneziana, si affiancano le realtà più dinamiche nate dal basso: tra le realtà più giovani About, Alma Zevi, Awai, Dh Office, Festival dei Matti, Galleria Michela Rizzo, Ginko Film, Laguna B & We are here Venice, Spazio Punch e Verv. E poi ancora interessanti connessioni con la terraferma: Casa Capra di Schio, Dolomiti Contemporanee, Lo Schermo dell’Arte (Firenze) e Magazzino Italian Art (New York, USA). Tutti questi piccoli mondi, hanno dato un contributo importante, in termini di selezione artistica, ad un’iniziativa che diventa così vera “piattaforma” di condivisione.

Dalla locandina dell’evento: la rete di enti e associazioni che ha contribuito all’ideazione della rassegna.

«Venezia» spiegano gli organizzatori svelando un po’ l’origine della loro intuizione «è la città che ha inventato la quarantena e che durante i momenti più tragici ha visto migliaia di imbarcazioni affiancate ai lazzaretti per ospitare i contagiati dalla peste. È quindi il luogo ideale per un gesto non solo di attesa meditativa e parziale distanza ma anche di unione e rinascita. La peculiarità di questa iniziativa corale» aggiungono «è che sia lo schermo che gli spettatori si trovano sull’acqua, riuniti in un vero e proprio insediamento anfibio». Prima di tuffarsi nella coraggiosa programmazione della rassegna vogliamo dire un’ultima cosa: per tanti anni, dal 2013, abbiamo sofferto l’assenza di quel gioiellino che era Circuito Off, un evento che faceva efficacemente da contraltare alla mondanità della Mostra del Cinema, rappresentandone contemporaneamente un efficace corollario. Non siamo Nostradamus, ma ci viene facile pensare che il Cinema Galleggante, prenderà idealmente il testimone di quelle belle serate, integrando riflessioni artistiche, linguaggi, esperienze. Siamo pronti finalmente ad affrontare queste “Acque Sconosciute”.

INFORMAZIONI PRATICHE.

Cinema Galleggiante | Acque Sconosciute
27, 30, 31 Agosto; 1, 3, 4, 5 Settembre 2020
Dalle 19.00 alle 23.00
Giudecca, Venezia

Evento gratuito, necessaria la prenotazione dal sito www.cinemagalleggiante.it a partire dal 20 agosto.
Per il pubblico senza barca è previsto un contributo per l’organizzazione di barche accessorie.
Modalità d’accesso
a piedi: scesi alla fermata Giudecca Palanca, girare a destra ed entrare nella prima calle a sinistra, Calle lunga dell’Accademia dei Nobili, al cui temine (circa 250 metri) è l’ingresso del cantiere nautico Chia, reception dell’evento.
in barca: il Cinema Galleggiante si trova nell’area di secca adiacente al canale Retro Giudecca, all’altezza dell’uscita del Rio De Sant’Eufemia. Arrivando dalle Zattere imboccare il Rio De Sant’Eufemia, canale posto tra l’omonima chiesa e Harry’s Dolci. In fondo al canale, sulla sinistra, vi è la reception presso il cantiere Chia. Se già in possesso del numero d’ormeggio procedere direttamente verso il Cinema Galleggiante. Arrivando dal Canale Retro Giudecca il Cinema Galleggiante è localizzato nell’area di secca antistante i Cantieri Chia
e Manin.

Programmazione

Giovedì 27 agosto
20:20 – Dall’archivio privato di Mariano Fortuny. Filmati 9,5mm e 35mm, Mariano Fortuny y Madrazo, 1905-1930 (25’)
accompagnamento al pianoforte di Ulisse Trabacchin, ‘altro maestro’ del coro al Teatro alla Scala di Milano
selezionato da Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo Fortuny
20:55 – Un Sogno, Un Pesce, Petrit Halilaj and Alvaro Urbano, 2020 (4’19’’) commissionato da TBA21– Academy con il
supporto di Institut Kunst HGK FHNW, Basel. Selezionato da Ocean Space / TBA21−Academy
21:00 – Hunga Tonga, SUPERFLEX, 2019 (21’22’’) commissionato da TBA21–Academy, selezionato da Ocean Space / TBA21−Academy
(prima assoluta)
21:25 – Into perpetual night, Valentina Furian, 2016 (14’49’’) selezionato da Università Iuav di Venezia – Facoltà Di Arti Visive
21:45 – Mining for Ringwoodite, Inhabitants, Margarida Mendes, 2016 (3’49”) selezionato da Ocean Space / TBA21−Academy
21:55 – Making A Splash, Peter Greenaway, 1984 (23’47’’) selezionato da Awai

Making a Splash

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30 agosto
19:00 – Ritrovo cantiere Chia pubblico senza barca
19:30 – Ritrovo pubblico con barca
20:20 – Full Frame, Etimo Production (Eugenio Ambrosin, Filippo Taccini, Oscar Valenzin), 2018 (8’17’’)
20:30 – Volver, Giorgio Andreotta Calò, 2008 (3’49’’) selezionato da Microclima
20:35 – Tango, Zbigniew Rybczynski, 1981 (8’ 25’’) selezionato da About
20:45 – Supersurface: An alternative model for life on the Earth, Superstudio, 1972 (9’,44’’)
selezionato da Collezione Peggy Guggenheim
20:55 – Watermark, Jennifer Baichwal & Edward Burtynsky, 2013 (90’) selezionato da Palazzo Grassi – Punta della Dogana – Pinault Collection in collaborazione con Lo schermo dell’arte

Watermark

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31 agosto
20:15 – Villaco, Furio Ganz e Matilde Sambo, 2015 (6’16’’)
20:25 – Wood as a Chance of Existence, Antonella Campisi e Daniele Zoico, 2015 (6’)
20:35 – A Forest of Lines, Pierre Huyghe, 2008 (7’32’’) selezionato da Palazzo Grassi – Punta della Dogana – Pinault Collection
20:45 – A History About Silence, Caterina Erica Shanta, 2018 (21’ 54’’) selezionato da Casa Capra e prodotto da Dolomiti Contemporanee
21:10 – The Lord Of Flies (Il signore delle mosche), Peter Brook, 1963 (92’) selezionato da Larisa Oancea

Il signore delle Mosche

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1 settembre
Fino alle 20:25 – Intervento sonoro al tramonto, V.E.R-V
20:30 – In viaggio con la lanterna magica “tra terra e mare”, spettacolo per lanterna magica di Gianni Trotter
a cura del collettivo Gli Impresari in collaborazione con V.E.R-V (30’)
21:10 – Travolti da un’insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, Lina Wertmüller, 1974 (125’) selezionato da Larisa Oanc

Travolti

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3 Settembre
19:55 – Vesper. Sguardi laterali su Venezia, presentazione di Sara Marini (25’) Università Iuav di Venezia – Dipartimento di Culture del progetto, Infrastruttura di Ricerca Ir.Ide
20:25 – Blocco E – IV Piano, Sergio Bertani con Dario Penne, 2016 (20’32”) selezionato da Festival dei Matti
20:50 – Anfora, Johannes Menghi, Tommaso Bagnati & Francesco La Porta (4’)
21:00 – Herz aus glas (Cuore di vetro), Werner Herzog, 1976 (93’) selezionato da Pentagram Stiftung

Cuore di Vetro

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4 settembre
20:10 – Il principio idraulico o di costanza, Mariateresa Sartori, 2003 (6’50’’) selezionato da Fondazione Querini Stampalia
20:20 – Powers of ten, Eames Office, 1977 (9’) selezionato da Collezione Peggy Guggenheim
20:30 – A Vanishing Column Floats, Nicola Baratto & Yiannis Mouravas, 2017- in corso (16’59”)
20:55 – Some Kind Of Heaven, Lance Oppenheim, 2020 (83’) selezionato da Microclima (prima italiana)

Some Kind of Heaven

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5 settembre
19:30 – Storie all’imbrunire, intervento dello scrittore Alberto Toso Fei (25’)
20:00 – Melissa McGill: Red Regatta, Melissa McGill, 2019 (11’ 15’’) prodotto da Magazzino Italian Art e Ginko Film
20.15 – La fabbrica illuminata, rilettura della performance di Luigi Nono del 1964 per il primo Festival Luigi Nono (6’) prodotto da Spazio Punch
20:25 – In girum revisited… , Antoni Muntadas, 2017 (14’32’’) selezionato da Galleria Michela Rizzo
20:45 – Spazio morto, Daniele Costa, 2016 (14’17’’) selezionato da Fondazione Querini Stampalia
21:05 – In Aquis Fundata, Andrea De Fusco, (64’) selezionato da Laguna B

In aquis fundata