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Dalla Giamaica a Berlino, passando per il Giappone: il Killasan arriva per la prima volta a Milano e Roma

Il muro di casse, la cui storia ha fatto il giro di mezzo mondo, approda per la prima volta a Milano e a Roma e verrà fatto vibrare, tra gli altri, da Shackleton, Rabih Beaini e Mark Ernestus

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 3 aprile 2017

Giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando vi riportiamo cosa pensano del Killasan alcuni importanti e influenti personaggi che ci fanno scatenare in pista.

Mark Ernestus – fondatore di Hard Wax di Berlino e della label Basic Channel e ideatore degli eventi Wax.
«Ogni evento col Killasan, come i Wax Treatment, è caratterizzato dalla condivisione di musica eccezionale, con un pubblico coinvolto e un’atmosfera di cordialità generale, dove la promozione e il business non hanno importanza».

Shackleton – sciamano di bassi e percussioni uscito su Perlon e Honest Jon’s Records.
«Adoro quando si è murati dal suono e non ci sono vie di fuga oltre alla pista da ballo o all’uscita dalla sala. Quello stato di intensità è il massimo. Un’altra cosa sempre speciale è che non importa se si suona al chiuso o all’aperto, col Killasan le persone che ballano non si rivolgono mai verso il palco».

Dj Pete – Un pezzo di storia della techno berlinese, instancabile lavoratore presso Hard Wax.
«L’aspetto visivo è sempre il pezzo forte. Il pubblico non guarda mai il dj, ma la torre di altoparlanti. Grazie a questo sistema Mark Ernestus è stato uno dei primi, se non il primo, a dimostrare che la dancehall e il reggae possono essere generi molto sperimentali e anche elettronici».

Tikiman – Cantante reggae dominicano che ha collaborato con The Bug e il progetto Rhythm & Sound di Mark Ernestus e Moritz von Oswald.
«Quando mi esibisco ho davvero bisogno di sentirmi in un certo modo: non troppo forte, non troppo aggressivo, non troppo di qualsiasi cosa. Questo è un altro motivo per cui mi piace suonare col Killasan. Mark Ernestus e Fiedel sanno esattamente come deve suonare il sistema».

Fiedel – Metà del duo MMM e resident dj del Berghain.
«Il sistema non è stato progettato per essere un pugno allo stomaco. Ti circonda e ti avvolge, lo senti ma è più morbido. Ecco perché a volte qualcuno ha l’impressione che il volume non sia abbastanza alto».

Killasan Hard Wax in-Japan: Carl Craig, Mark Ernestus, Robert Hood e sua moglie Rodney Whitaker, K-Boss, FranciscoMora
Killasan Hard Wax in-Japan: Carl Craig, Mark Ernestus, Robert Hood e sua moglie Rodney Whitaker, K-Boss, FranciscoMora

Cos’è il Killasan?

Nel 1985 Kihira, noto come K-Boss, si reca in Giamaica e, colpito dalla profondità del suono dei sound system locali, produce alcune band reggae. “I bassi nitidi e pesanti si potevano sentire anche sui fianchi”, ricorda in un’intervista. Subito dopo fonda il Killasan Movement, artefice della divulgazione della musica giamaicana in Giappone, oltre ad alcuni club di Osaka che promuovono la scena. Nel frattempo sviluppa un proprio impianto per replicare quei suoni, il Killasan, di cui fa progettare gli altoparlanti in Giamaica e li fa realizzare a Miami, in Florida, prima di testarli in Giappone. In seguito alla commercializzazione dei generi reggae e dancehall nel suo paese, nei primi anni Novanta Kihira fa visita a Berlino, attratto dal fermento musicale della capitale tedesca, dove scopre il negozio Hard Wax e stringe amicizia con il proprietario, Mark Ernestus, anche lui amante del reggae e del dub, oltre che della buona musica techno ed elettronica. Sono le basi per il trasferimento, nel 2001, di una parte (un quarto) del Killasan da Osaka a Berlino, ma anche per la nascita di un nuovo asse musicale che unisce Giamaica, Berlino, Giappone e Detroit, quest’ultima grazie al coinvolgimento di artisti come Mad Mike di Underground Resistance e Carl Craig.
Un sound system che mette in relazione persone di diversa estrazione e provenienza, un atto di ribellione e una filosofia di vita, e con una storia davvero singolare alle spalle.
Il Killasan è tuttora custodito da Hard Wax a Berlino, protagonista dei leggendari eventi Wax Treatment in tutta Europa.

Terraforma porta il Killasan a Milano e a Roma, con una line up poderosa

In attesa del festival che si terrà dal 23 al 25 giugno a Villa Arconati, Threes e Carhartt WIP presentano un doppio showcase di Terraforma con il sound system Killasan. Sabato 22 e martedì 25 aprile, rispettivamente a BASE Milano e all’Ex Dogana di Roma, l’impianto audio dal suono unico al mondo arriverà per la prima volta nel nostro paese per essere suonato da artisti internazionali e italiani.

– Sabato 22 aprile – BASE Milano, via Bergognone 34, dalle ore 16.00 alle 00.00, € 15/10
Nel complesso post-industriale dell’ex Ansaldo di Milano, a dettare i ritmi del Killasan si alterneranno l’artista visionario e fondatore della Nonplace Burnt Friedman; il poeta e attivista tra Londra e Trinidad Roger Robinson (King Midas Sound), che canterà sopra la base digidub dei Disrupt; una delle colonne portanti del sound system e tecnico del Killasan, il dj house e techno Fiedel (MMM); il produttore libanese che illumina da sempre Terraforma, Rabih Beaini e il ricercatore dei suoni dal mondo Palm Wine, che inaugurerà l’impianto.

– Martedì 25 aprile – Ex Dogana, viale dello Scalo S. Lorenzo 10, Roma, dalle ore 16.00 alle 02.00, € 15/10
Nel giorno della Liberazione, gli artisti coinvolti nella capitale saranno il maestro dell’elettronica percussiva Shackleton; il centro propulsore di Wax Treatment e proprietario di Hard Wax Mark Ernestus, accompagnato dal cantante reggae dominicano Tikiman (Paul St. Hilaire), la compositrice e dj Beatrice Dillon, tra gli artisti più acclamati della scorsa edizione di Terraforma, l’abilissimo Dj Pete (Substance), anche lui parte del collettivo Hard Wax, e infine due tra i produttori italiani più promettenti dell’elettronica contaminata, Herva e Dj Khalab.