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È l’ora di Latta

Da giovedì 16 gennaio si aprono le porte della nuova creatura firmata Leonardo Di Vincenzo, Paolo Bertani e Jerry Thomas Project

Scritto da La Redazione il 13 gennaio 2020
Aggiornato il 15 gennaio 2020

La buona novella è in circolazione già da qualche mese e ZERO nelle scorse settimane ne aveva anche parlato a lungo in un’intervista con il team del Jerry Thomas Project (potete leggerla qui). Da giovedì 16 gennaio si fa sul serio e finalmente si alzeranno le serrande di Latta, creatura destinata a sparigliare le carte non solo nel mondo della miscelazione, ma in quello dell’accoglienza (enogastronomica) tout court.

Come già anticipato, il cuore pulsante di tutto il progetto che vede coinvolti anche Leonardo Di Vincenzo e Paolo Bertani sarà la fermentazione, procedimento antico ma tutto da riscoprire, che darà a vita a bevande dai sapori inesplorati, che siano cocktail o miscele non alcoliche.

“Ci siamo entusiasmati all’idea di fare il giro del mondo con bevande fermentate diverse da birra e vino e di ricreare il flavor dei cocktail classici attraverso le fermentazioni. Sei saranno le materie prime utilizzate per ottenere una fonte zuccherina: zucchero di canna, riso, sciroppo d’agave, mele o frutta, miele e malto di cereali. La combinazione di queste materie prime tra loro o la selezione di una soltanto sarà la base sulla quale costruire la nostra bevanda. Le ispirazioni vanno dall’idromele al sidro, dal makgeolli coreano al pulque o tepache messicani. Mentre le aromatizzazioni saranno ispirate al mondo dei cocktail, ai profumi evocativi di un Gin Sour, un Aviation oppure un paloma e così via. Per ottenere le aromatizzazioni utilizzeremo infatti erbe e spezie che si ritrovano nel gin, nei bitter, nei vermut o comunque utilizzate nella miscelazione. L’obiettivo è ottenere delle bevande intriganti, affascinanti, ma allo stesso tempo equilibrate e facili da bere. Poi ci saranno i fermentati non alcolici, su quelli regna la kombucha, ci divertiremo a creare la “Mojito Kombucha”, a base di menta e zucchero di canna, per chi desidera un mojito senza alcol”.

Sorprese anche in cucina, dove ci si dovrà letteralmente sporcare le mani per mangiare bun, pastrami, tacos, hot dog, bruschette e saccottini, con sapori da Roma e dal mondo. Completeranno l’offerta birre artigianali, vini, dolci e la latta, che dà il nome all’intero progetto e sarà la protagonista del suo “take away side”, dal momento che tanti dei prodotti realizzati nel laboratorio (interno al locale) dedicato alla fermentazione saranno messi in lattina, per essere così serviti al bancone o per essere portati in giro per la città. Il food andrà dai 5 ai 12 €, mentre il beverage si assesterà tra i 5 e 10 €.

A tutto questo aggiungete i bellissimi spazi degli ex Mulini Biondi e il risultato non potrà che essere una delle migliori aperture di Roma per questo 2020.

Latta – Fermenti e Miscele
Via Antonio Pacinotti, 83 (Roma)
0688923791
aperto tutti i giorni dalle 18:00 alle 02:00, lunedì chiuso