Partiamo dalla domenica, grigia e piovosa: non è una buona scusa per non affrontare Green City, partendo dai giardini della Guastalla. Vicino ai Giardini Indro Montanelli, invece, il finissage di Don’t Shoot the Painter, con visite speciali dalle 15:00 in poi, e alle 18:00 inaugura una nuova mostra allo Studio Medico di Anna Musini ed Elisa Penagini, con Andrea Romano ed Elisa Sighicelli, zona Conservatorio.
Chi ama la danza non può perdersi il focus Italia di MilanOltre sulla compagnia MK di Michele Di Stefano, che dal 5 al 7 va in scena con Robinson, Giuda e SUB.IV.
Lunedì 5 il guru dei curatori Harald Szeeman viene a benedire dall’aldilà La grande Madre di Gioni con un seminario a Palazzo Reale sulla sua mostra mai realizzata, La mamma, mentre Dimora Artica apre con Sebastiano Impellizzeri.
Martedì 6 una mostra in galleria: Alan Michael da Zero…
Il 7 parte MI/ARCH Sparks of Architecture il festival che per quattro giorni tiene l’attenzione dei milanesi concentrata su architettura, design e urbanistica, con decine di incontri simultanei e tour in vespa. Per rinforzare la dose, il MAC di Lissone organizza un ciclo di incontri sull’architettura radicale, Archipensieri (il primo l’8), e il PAC di Via Palestro inaugura finalmente sabato 10 Super Superstudio, la mostra sull’eredità radical.
Giovedì 8 da Area B i paesaggi cinematografici di Laura Giardino.
Il 9 comincia il Festival di Rivista Studio in Triennale, dove si parlerà di cose gravi e rilevanti: media, politica, tecnologia, società, e anche della trasformazione di Milano.
Per chi è abbastanza vip da avere ricevuto l’invito ma anche abbastanza resistente da essere sopravvissuto a questo mare di eventi, infine, sabato sera c’è la cosa più bella: il film di James Crump sulla Land Art, Troublemakers alla Fondazione Prada. Gli altri comunque possono andarci la domenica o il lunedi. Sempre di sabato, per i suoi 25 anni, Museoteo+ si materializza a Macao con Pensione Macao.