Se siete alla ricerca dell’accoppiata ideale “mare + buon musica”, il FRAC è il festival che per questo 2019 fa al vostro caso. La line up è di quelle importanti, così come lo sono le vicine spiagge e la location dove sono in programma tutte le performance. E se mai ci fossero ancora dubbi, questo piccolo vademecum ve li saprà fugare prontamente. Attivate Google Maps e inserite Catanzaro come vostra meta a partire dal 9 agosto.
Theo Parrish
House, techno, funk, afrobeat, soul, jazz: Theo non solo è dotato di una memoria musicale fuori dal comune che lo rende simile a un’enciclopedia vivente, ma sfoggia anche un’intelligenza associativa da creatura aliena che gli permette di passare in un giro di manopole da Pat Metheny a Sade, da Lil’ Louis a Burning Spear, da James Brown e Osunlade. Theo Parrish è IL dj, da osservare, ascoltare, venerare e ballare fino all’ultimo grammo di forza nelle gambe.
Lee Fields & The Expressions
Una voce soul potentissima, nel solco della migliore tradizione Usa che va dal padrino James Brown fino al compianto Charles Bradley, scomparso già due anni or sono. Il resto lo fa una backing band composta da musicisti di primissimo ordine.
Nu Guinea
Un progetto fenomenale, generatore di numeri fenomenali: vinili venduti, passaggi in radio, date in Italia e all’estero. Se il 2018 è stato l’anno in cui abbiamo consumato l’album “Nuova Napoli”, il 2019 è l’anno in cui ce lo stiamo godendo dal vivo – in versione full band – ovunque possibile. Groove, potenza, cuore.
Peaking Lights
Quando il dub e la psichedelia tropical riescono ad arrivare e ad attecchire anche nel freddo Wisconsin, allora vuol dire che sta nascendo qualcosa di speciale. E la creatura di Aaron Coyes e Indra Dunis lo è a pieno titolo. Dopo aver bazzicato su Not Not Fun, Mexican Summer e Domino, i Peaking Lights nel 2018 sono riusciti ad arrivare anche all’etichetta del collettivo Dekmantel con l’ep “Sea of Sand”. Ché un po’ di cassa dritta non guasta mai.
PlanningToRock
Volto senza volto di casa DFA, Jam Rostron (aka PlanningToRock) è una delle figure più mutevoli ed enigmatiche del panorama elettronico dei Duemila, sospesa tra androgina e lirismi à la Antony And The Johnsons. Al FRAC la vedremo in versione dj. Cangiante e sfuggente come sempre.
Venerus
Nu soul elettronico in salsa trap? Funziona e Andrea Venerus porta da San Siro la sua formula magica segreta.
72-HOUR POST FIGHT
Una delle risposte italiane più convincenti alla nuova ondata jazz che sale da Usa e Uk. Ambient, leftfield e downtempo i territori confinanti, con La Tempesta che, per fortuna, ci ha già messo gli occhi e e le mani sopra.
Emmanuelle
Metti una voce sensuale da straniera che ha studiato bene l’italiano ma stenta ancora in alcuni dettagli. Metti la produzione della label Deewee (leggi Soulwax/2ManyDjs). Metti il riff – e il ritornello – della vita e hai una traccia irresistibile che entra in testa e non ne esce prima di anni. È tutto blu: ci piace di più.
LF58
Progetto a quattro mani tra Neel e Filippo Scorcucchi. Tra ambient e droni cosmici. Da ascoltare sdraiati a terra e con gli occhi rivolti al cielo stellato.
Helio Flanders
Formazione brasiliana, spleen e pianoforte europei. Tenetelo d’occhio.
K-Conjog
Da Napoli all’etichetta nipponica Schole. I suoni di K-Conjog li ritrovate nelle terre di confine tra i regni idm, pop, neoclassical e ambient. Se vi piace l’ultimo Apparat e la Erased Tapes concedetegli una chance.
Tropea
Pop da divano con infiltrazioni soul e wave. E poi sull’ascoltare un gruppo che si chiama Tropea in un festival in Calabria nemmeno si discute.