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Il podcast di Radio 3 che racconta i Clash in Piazza Maggiore a Bologna

Scritto da La Redazione il 14 febbraio 2024

Foto di Red Ronnie

Da una parte la morte di Francesco Lorusso, dall’altra la strage alla stazione di Bologna: in mezzo a tutto questo ribollire di tensione un concerto interrompe momentaneamente il flusso della Storia prendendosi la scena e cambiando la vita di molti e molte. È l’1 giugno 1980 e in Piazza Maggiore a Bologna, per la prima volta in Italia, suonano i Clash. Non è un concerto qualsiasi, ma un evento organizzato dall’amministrazione comunale del PCI cha ha uno scopo preciso: riavvicinare i giovani alle istituzioni e al partito in quel momento di enorme frattura generazionale. Bologna, già capitale italiana del punk, si riempie di creste come non mai. I Clash hanno da poco pubblicato London Calling, sono un gruppo che parla chiaro, ma non sono già più quelli dell’inizio, quindi in piazza c’è anche chi ci va per criticarli di essersi svenduti.

Tutto questo torna oggi ne I Clash in piazza Maggiore. Bologna 1980, un radio documentario di Marco Silvestri andato in onda nella trasmissione Tre Soldi di Rai Radio 3 e disponibile in podcast. Con i contributi del “contestatore” Steno, ex bassista dei R.A.F PUNK e fondatore dei NABAT, di Marzio Manni dei Tribal Noise e Wilko Zanni, chitarrista dei Rats, degli organizzatori Oderso Rubini (Harpo’s Bazar e Italian Records) e Mauro Felicori (attuale assessore alla Cultura della Regione) e del giornalista Massimo Buda, unico ad intervistare i Clash subito dopo il concerto per Paese Sera, viene ripercorsa la storia mitica di un evento capace di prendersi un posto nella Storia tra il terrorismo, le stragi, la fine del Movimento studentesco e il PCI al massimo del suo splendore elettorale, in una città che, dopo le bombe fasciste, non sarebbe più stata la stessa.

Per chi volesse saperne di più, consigliamo anche il libro Bologna 1980 – Il concerto dei Clash in Piazza Maggiore nell’anno che cambiò l’Italia uscito per Goodfellas Edizioni nel 2020 e curato da Ferruccio Quercetti e Oderso Rubini.