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Le Guess Who? 2022: dieci live da non perdere

Una breve guida per affrontare una delle line-up più ricche d'Europa

Scritto da Nicola Gerundino il 31 ottobre 2022
Aggiornato il 7 novembre 2022

Oltre ai tradizionali lanci e rilanci della line-up, quest’anno abbiamo voluto fare un altro piccolo passo in avanti per raccontare un festival che in Europa ha pochi eguali e che da anni – nel 2022 saranno 15 – si sta affermando come l’appuntamento imperdibile per chiunque voglia celebrare il suono musicale in tutte le sue forme: contemporaneo o tradizionale, urbano o rurale, vicino o lontano, sperimentale o “canonico”. Ecco quindi una selezione di live da segnarsi in agenda – o di dischi da ascoltare a casa, l’importante è nutrire spirito e mente, sempre – costellati da altri suggerimenti sparsi qua e là, scelti pensando agli artisti che più raramente calcheranno i palchi dello Stivale nei prossimi mesi e anni. A fine festival torneremo su questa pagina per un breve racconto dei live (sempre dieci) che ci hanno colpito di più, tra conferme e sorprese. Buon ascolto.

GIOVEDÌ 10

Sote & Tarik Barri present Majestic Noise (live A/V)
18:00-18:50 Main Room – Stadsschouwburg

Ata Ebtekar, aka Sote, naviga da parecchi anni il mondo dell’elettronica a bordo di etichette come Diagonal e Opal Tapes. L’ultima sua fatica, “Majestic Noise Made In Beautiful Rotten Iran”, porta il marchio della label belga Sub Rosa. Titolo tutt’altro che casuale quello scelto perché Sote, dalla Germania dove è nato, è tornato nella “sua” Teheran, sconvolta nelle ultime settimane dalle rivolte scatenate dalla brutale morte di Masha Amini. “Majestic Noise” – album stupendo, ma Sote le cose brutte proprio non le sa fare – verrà presentato a LGW con un live a/v le cui immagini saranno orchestrate dal visual artist Tarik Barri, già al fianco di Thom Yorke e Nicolas Jaar. Un calcio di inizio del festival che si preannuncia poderoso e monumentale. Per gli amanti del genere da segnare anche la combo KMRU/Aho Ssan, sempre giovedì.

 

Asher Gamedze
19:20-20:10 Pandora – TivoliVredenburg

Batterista sudafricano, finora ha licenziato un solo album solista: “Dialectic Soul” (On The Corner Records), un confronto (quasi) hegeliano tra batteria free (simbolo di un costante movimento autonomo africano) e sax (simbolo invece delle ingerenze colonialiste). Fa parte della backing band Tha Brothahood che spesso accompagna i live di Angel Bat Dawid e quest’anno ha fatto uscire anche un album realizzato con Xristian Espinoza e Alan Bishop, “Out Side Work | Two Duets”. Un predestinato.

 

Jeff Parker
20:15-21:15 Janskerk

Da Chicago a Chicago. Trent’anni fa circa il debutto dei Tortoise su Thrill Jockey, nel 2021 un album per la International Anthem che è una carezza di sole in una mattina tersa ma gelida, “Forfolks”. Protagonista sempre lui: Jeff Parker, chitarrista della formazione post-tutto della Windy City e anche solista iperprolifico e sempre meritevole di ascolto. A lui e alla sua chitarra tremolante la solennità della Janskerk.

 

Mourning [A] BLKstar
22:50-23:50 Pandora – TivoliVredenburg

“Siamo un amalgama multigenerazionale e non-gender di black culture, al servizio delle storie e delle canzoni della diaspora apocalittica”. Si presenta così il collettivo di Cleveland, Ohio. Sul palco batteria, fiati, elettronica e soprattutto grandi voci; nella testa un mix di gospel, soul, hip-hop, jazz e R&B che sa essere ruvido quanto, morbido e profondo. Due album tra il 2019 e 2020, “Reckoning” e “Celestial Bodies”, poi una pausa discografica che dura tuttora. Più che una stella, una cometa rara. Per gli amanti del genere, da segnare anche il live rarissimo e denso di lacrime firmato The Staples Jr. Singers, che riproporranno il loro classico del 1975 “When Do We Get Paid”.

 

SABATO 12

Charlotte Adigéry & Bolis Pupul
20:45 – 21:40 Ronda – TivoliVredenburg

Se parliamo di nuove forme di elettronica contaminata con il pop, difficilmente in questo 2022 ci si potrà imbattere in un album più interessante di “Tropical Dancer”. Realizzato a quattro mani da Charlotte Adigéry & Bolis Pupul, il disco ha due pregi: solca con ironia, leggerezza e autorevolezza mari difficili, attuali e scottanti che rispondo al nome di genere, razza, oppressione coloniale e misoginia; ha l’inconfondibile tocco dei fratelli Dewaele, per la cui label Deewee è uscito. La gestazione dell’album è stata parallela alla gestazione di Rocco, primogenito di Charlotte e Bolis, coppia anche nella vita. Nato sotto il segno dei Soulwax.

 

Goat
2:45-23:45 Ronda – TivoliVredenburg

Abbastanza noti e in tour, più in Europa che in Italia, rimangono un appuntamento da etichettare con il bollino rosso perché continuano a sfornare album validissimi, come l’ultimo “Oh Death”, licenziato giusto pochi giorni fa; perché dal vivo sono solidi, oltre che intensi e scenografici; perché possono essere una spinta adrenalinica protesta all’esplorazione del loro albero genealogico presente nel festival: dagli ipnotici Master Musicians of Jajouka ai Trees Speak e OCH (anche questi ultimi su Rocket Recordings), fino alla diaspora psycho-cumbiera di Son Rompe Pera e Romperayo.

 

Surya Botofasina, Nate Mercereau, Carlos Niño
23:45-00:35 Hertz – TivoliVredenburg

Se la International Anthem di Chicago deve ancora sbagliare un album, all’interno del suo catalogo c’è chi ancora deve sbagliare una sola nota. Produttore e compositore tuttofare, Carlos Niño si diverte a collaborare in lungo e in largo con i musicisti più disparati, da Miguel Atwood-Ferguson a Photay, facendoli accomodare nel suo empireo sonoro dove jazz, ambient e vibrazioni elettroniche cosmiche sono sempre in perfetto equilibrio. Sul palco de LGW sarà affiancato da Nate Mercereau, che ha contribuito largamente a rendere “Extra Presence”, il suo album del 2022, un piccolo capolavoro, e da Surya Botofasina, pianista spiritual educato nel nome di Alice Coltrane.

 

DOMENICA 13

Horse Lords
19:45-20:30 Pandora – TivoliVredenburg

Post-punk, kraut, Africa, math-rock, minimalismo, no-wave. Nella musica degli Horse Lords c’è dentro tutto ciò che è ripetizione, mantra e groove. Una matrimonio tra Liquid Liquid e Oneida per basso, chitarra, batteria e sax, celebrato a Baltimora e che quest’anno, dopo una lunga militanza sulla label Northern Spy, ha fatto il salto di qualità approdando alla RVNG, per la quale uscirà il nuovo “Comradely Objects” proprio in questo mese di novembre. Se mai ci fossero dubbi: dal vivo sono assolutamente travolgenti. Per gli amanti del genere, altrettanto imperdibile è il degli Zs, quartetto Brooklyn-based dove al momento militano Greg Fox, Michael Beharie, Patrick Higgins e Sam Hillmer.

 

upsammy & Sjoerd Martens (live A/V)
22:30-23:00 Hertz – TivoliVredenburg

Qui si gioca in casa. Thessa Torsing, aka upsammy, è di origine olandese, così come l’etichetta che nel 2020 ci ha regalato il suo bellissimo album “Zoom”. Parliamo della Dekmantel, nome che ai più ricorda casse dritte e party infiniti, ma che, dietro migliaia di ore di bassi insistenti, cela un bagaglio musicale non indifferente. Suoni tra elettronica e post-ambient su cui Sjoerd Martens, visual artist Amsterdam-based, ha ricamato le sue trame psichedeliche e colorate. Per gli amanti del genere, LGW quest’anno offrirà un piatto decisamente ricco schierando in line-up anche Mabe Fratti, Leoni Leoni, Huerco S e hinako omori.

 

Sonic Boom & Panda Bear
20:45-21:45 Ronda – TivoliVredenburg

Nonostante fossero tra i curatori della programmazione, gli Animal Collective hanno annunciato la cancellazione del tour europeo per il timore che si potesse trasformare in una considerevole perdita di denaro. Una diretta conseguenza di un pianeta politicamente ed economicamente in subbuglio, nonché un motivo di riflessione e di preoccupazione per il mondo della musica live e dei festival. Panda Bear però ha fatto valere la sua residenza (e vicinanza) portoghese e ha chiamato sul palco del festival Pete Kember (aka Sonic Boom) con il quale in questo 2022 ha realizzato un disco splendido, “Reset”: nove tracce di psichedelia solare che sono un inno a una endless summer psicotropa.