Ormai arrivare a fine anno sembra sempre più un miracolo e quindi ci meritiamo solo cose belle.
Tra vizi e vizietti ci rientra anche l’arte che, nonostante tutto, si porta a casa un 2021 di belle mostre, più distese nel tempo e con maggiore qualità diffusa sui vari livelli. L’augurio è che si riesca a non farsi prendere dall’affanno (e già i segnali ci sono tutti) e si provi a trasformare le dinamiche del sistema su questi ritmi (ad esempio mostre che durano più a lungo e non una via l’altra di mese in mese come i numeri del Bingo), con punti di approfondimento e di ibridazione di linguaggi diversi. Ma mentre stiliamo la lista dei desideri e dei buoni proposti, abbiamo selezionato per voi il meglio da vedere in città a cavallo dell’anno, per permettere all’arte di farci godere, destreggiandoci tra feste, ponti e chi invece non molla mai!
Le istituzioni milanesi sono una certezza: si assenteranno quasi tutte solo nei giorni delle feste comandate, mentre potranno essere visitate (la maggior parte su prenotazione quindi controllate sempre il sito di riferimento) in tutti gli altri giorni. Per i più contemporanei si consiglia la mostra di Domenico Gnoli in Fondazione Prada, che attraversa la carriera dell’eclettico artista con uno splendido allestimento dei suoi lavori pittorici e un secondo piano dedicato alla ricerca grafica. La sofisticata eleganza del dettaglio di Gnoli trova un bel contrasto nella mostra inaugurata da poco al PAC Padiglione di Arte Contemporanea, di Tania Bruguera, artista cubana a dir poco rivoluzionaria. La mostra cuce molti dei suoi lavori perforativi e materici, portando negli spazi tutta la necessità di riflettere profondamente sugli eventi che segnano il tessuto sociale, tra storia e contemporaneità.
E poi, leggermente fuori mano ma proprio per questo totalizzante nell’essere vissuto, il Pirelli Hangar Bicocca (aperti il 23-26-30/12 e il 2/01), con le mostre di Neil Beloufa (in chiusura il 15/01), Maurizio Cattelan e i sempre spettacolari Palazzi Celesti di Kiefer. Infine la Triennale, con le sue numerose mostre tra cui i grandi: Saul Steinber, Raymond Depardon, Giovanni Gastel e la nuovissima installazione di Casa Lana, un percorso dedicato al lavoro di Ettore Sottsass.
Per chi ama i grandi classici Milano sa offrire molto, come il circuito delle Case Museo, abitazioni storiche convertite in luoghi visitabili e carichi di storia; il sempre presente Museo del 900 e poi Palazzo Reale che nel suo palinsesto di mostre, offre in questo periodo due chicche. La prima è un vero evergreen: Claude Monet. Non importa quante volte lo si è visto, resta sempre un grande amore, con le sue atmosfere sospese, i colori sognanti e una visione del mondo unica, incolmabile e ricca di natura splendida. E poi, cosa molto in voga in questi anni, il percorso di mostra è costellato di punti interattivi, zone selfie studiate a puntino e proiezioni di varia natura. Ma per chi predilige la purezza totale dell’arte, all’ora consiglio assolutamente Realismo Magico, una mostra che racconta una corrente di pittori visionari del periodo tra le due guerre. L’atmosfera che questi capolavori sono in grado di generare è unica, sospesa e silenziosa, eterna in ogni suo realistico dettaglio. La parte più poetica è forse la conclusione, dove gli artisti stessi scelgono di ritirarsi dalla scena perché la lentezza del mondo che raccontavano non era più contemplata dalla realtà, che invece si stava buttando a capofitto verso una convulsa accelerazione. A vederlo oggi, è una verità struggente.
Ma oltre alle istituzioni vi lascio in calendario anche alcune mostre molto belle da vedere in galleria. Non tutte saranno aperte durante le feste ma le mostre continuano a gennaio e meritano una tappa. Iniziamo da Cassina Project con la mostra di Louisa Clement e la sua rilettura dei corpi, della pelle, dell’interazione (chiusi solo dal 24/12 all’11/01). Ncontemporary con Lihi Turjeman e la project room di Salvatore Vitale (la galleria sarà chiusa dal 23/12 al 9/01 ma le mostre continuano fino al 15/01) e Clima con i lavori di Nicola Martini: grandi tele dalla superficie unica, un processo e un risultato che meritano uno sguardo da vicino (per visitare scrivere prima alla galleria).
E infine zona Lambrate, che ancora una volta si conferma un quartiere fertile di gallerie d’arte contemporanea dalle proposte davvero valide. Prometeo Gallery (aperti dal 27 al 30/12 e poi dal 3.01) prolunga la mostra di Zehra Doğan regalandoci per un altro mese la possibilità di vedere le tele che ha realizzato durante un periodo in carcere, che però riportano visioni fantastiche, realizzate con tecniche di fortuna e grande maestria. Accanto Francesca Minini (chiusa dal 23.12 al 9.01) con la mostra di Francesco Simeti e una narrazione infinita di cieli e, poco distante, ArtNoble che porta il lavoro pittorico e spumeggiante di Giulia Mangoni che, tra l’altro, per i più curiosi, sarà in città nella prima metà di gennaio e si potrà visitare la mostra con lei (la galleria farà pausa dal 18.12 al 9.01).
Come dicevo, concedetevi cose belle e permettete all’arte di farvi godere – scoprirete piaceri inesplorati!