A Linecheck la musica non è solo protagonista per essere ascoltata (preparatevi, tra le altre cose, al viaggio cosmico di James Holden con gli Animal Spirits), ma anche per essere “discussa” e guardata in prospettiva. Del volto sonoro, quello del Music Festival, vi abbiamo parlato qui; ora è il momento di orientarsi tra i numerosi panel che rendono il Music Meeting un momento altrettanto importante e non a tutti i costi noioso o per i soli addetti ai lavori all’interno della sei giorni di musica organizzata da Elita. «Il Music Meeting di Linecheck vuole essere sicuramente un momento di networking per addetti ai lavori, ma all’interno del folto programma professionale si apriranno molte finestre pensate per un target più ampio, “policy makers” e innovatori sociali, e tutti gli amanti della musica curiosi di sbirciare nel dietro le quinte dell’industria e appassionarsi a temi comunque rilevanti per i fruitori. Si parlerà di Music Cities, festival, brand, nuove scene musicali, management, nuove tecnologie e marketing digitale, impatto sociale e persino del rapporto tra musica e cibo!». A parlare è Dino Lupelli, direttore generale del Festival, a cui abbiamo chiesto di dirci di più su alcuni panel scelti da Zero come quelli da non perdere o dai lui stesso selezionati. Di seguito, una guida utile e indicativa divisa per giorni e tematiche, per districarsi tra i circa 80 diversi appuntamenti che si svolgeranno all’interno di BASE, vero e proprio headquarter di Linecheck.
MERCOLEDì 22, H 12:00
MILANO MUSIC WEEK WELCOMES MUSIC CITIES
Danny Keir di Sound Diplomacy, agenzia che ha prodotto la ricerca “The mastering of a music city”, metterà a confronto le politiche sulla musica e i loro effetti sul posizionamento internazionale di tre città: Milano, Parigi, Amburgo, con l’assessore alla cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, il responsabile del business musicale e marketing della Città di Amburgo nonché co-fondatore nel Music Cities network Timo Wiesmann e uno dei principali attori, a Parigi, dello sviluppo turistico legato allo spettacolo dal vivo, Bruno Blanckaert. Dalla ricerca e dalle azioni concrete messe in atto dalle grandi città internazionali, emerge che la musica è sia un fattore di sviluppo turistico, sia uno strumento di marketing fondamentale per attrarre nuovi cittadini e nuovi investimenti in industrie creative.
MERCOLEDì 22, H 18:15
BOUTIQUE FESTIVALS – A WINNING MODEL FOR THE ITALIAN FESTIVAL MARKET?
Per convenzione internazionale, i boutique festival sono quelli che non vanno oltre le 10.000 presenze, realtà alternative ai grandi entertainment festival, con forte legame con il territorio. Tra i festival italiani, il modello per tutti sarà il siciliano Ypsigrock. Forse il più riconosciuto festival a livello Europeo è il tedesco Haldern Pop, che sarà rappresentato dal suo fondatore Stefan Reichmann, che presenta anche lo spin-off sud-tirolese Kaltern Pop. Sono generalmente di queste dimensioni, e molto più piccoli delle grandi manifestazioni internazionali, ma si svolgono in contesti particolarmente suggestivi: questo modello è in linea con le ricerche di mercato che individuano una fascia di pubblico interessato molto più alla qualità dell’offerta che alla quantità e alle grandi dimensioni. Nel panel interverrà Martin Elbourne che lavora sul programma del “gigante” Glastonbury ma anche del più piccolo ma super qualificato Great Escape a raccontarci come si stanno radicando anche in Inghilterra questi format, oltre alla rappresentanza di Home Festival, il più vicino ai grandi festival internazionali. La moderazione è affidata a Carlo Pastore, nella duplice veste di Radio-Host e curatore di MIAMI festival.
Nel corso di tutta la settimana è poi possibile individuare un articolato percorso sulle NUOVE TENDENZE DEL POP.
MERCOLEDì 22, H 16:15
NEO-CLASSICAL: TRADITION OR INNOVATION?
Un panel che esplora il mondo della cosiddetta neo-classica, punto di incontro tra musica classica ed elettronica che ha convinto la storica etichetta di musica elettronica K7, qui rappresentata dal suo fondatore Horst Weidenmüller, ad aprire un’apposita label sul genere. Lo affiancano Steve Abbott di Harmonic Artists, che è tra l’altro manager di Lang Lang e Francesco Leali, in arte Clockwork, appena uscito con il primo album di Opus 3000. Modera Cerys Matthews, speaker BBC e vera fucina d’innovazione culturale al punto da ricevere il riconoscimento più alto per il lavoro di promozione culturale dalla Regina del Regno Unito.
VENERDì 24, H 16:45
THE (NEW) WORLD TENDENCIES
Un’ indagine su quei suoni urbani nati nelle metropoli delle periferie del mondo guidata da Elia Alovisi di Noisey con Enrico Gilardi del festival di S/V/N/, MASH, Andy Nees di William Morris, una delle principali agenzie al mondo di musica dal vivo, e Paula J Duran che per Kartel Group si occupa di sincronizzazioni, e che vanta tra i clienti Nicola Cruz.
VENERDì 24, H 15:30
THE GLOBAL HARD DANCE SCENE
Un panel che esplora, invece, i territori del clubbing più estremo: con Mario Benic, del mega festival ungherese Hard Island, Maxx Monopoli, leader di Sonic Solution, realtà italiana leader nel genere, Alberto Guerrini, artista noto con il moniker Gabber Eleganza per la moderazione di Alberto Albi Scotti di Dj Magazine.
Ma la musica si sta evolvendo anche grazie alle NUOVE TECNOLOGIE. Ed ecco ed ecco allora due panel a tema.
SABATO 25, H 16:00
DANCING WITH ALGORITHMS
Come deep learning e AI stanno trasformando la produzione, il gusto e la distribuzione musicale. Con Andrea Signorelli a guidare un panel partecipato da Tiziano Bonini, Unisiena / Radio2 Rai, Simone Scardapane, ricercatore su Machine e Deep Learning e Federico Nejrotti di Vice Media.
MERCOLEDì 22, H 16:45 + GIOVEDì 23, H 11:00
OPEN ARCHIVES: MAKING MUSIC AVAILABLE ONLINE + FUTURE ARCHIVES: INNOVATIVE PROVIDERS OF MUSICAL CONTENT
Doppio appuntamento con Il Festival degli Archivi Musicali: nel primo panel, Aura Bertoni della Università Bocconi con Richard Ranft di Europeana Sounds parlano di “Open Archives”, ovvero di archivi aperti e disponibili in rete. Nel secondo, Pierluigi Ledda di Archivio Ricordi a colloquio con Will Prentice di British Archive a parlare di futuro e innovazione.
Per finire, la vera scommessa di Linecheck è quella di parlare del VALORE SOCIALE DELLA MUSICA, fattore di sviluppo economico ma anche incredibile aggregatore capace di abbattere barriere culturali e rigenerare il tessuto sociale. Due panel, in questa direzione, co-curati da Nicola Zanola di Apical.
MERCOLEDì 22, H 17:30
SOUNDS OF REGENERATION
Il panel racconta dei “case history” di luoghi rigenerati come Base Milano, rappresentato da Giovanni Pesce, e OGR Torino raccontato da Nicola Ricciardi o di progetti territoriali come le azioni sui quartieri popolari di Genova con la testimonianza di Alessandro Mazzone di Electropark e il bivacco culturale a2410 sulle montagne lombarde raccontato da Francesco Bertelè.
GIOVEDì 23, H 19:00
THE INDUSTRY OF HAPPYNESS
Il panel ospita Horrorchata, drag queen newyorkese simbolo del movimento LGBT, Amelie Snyers, board member a Londra di Trans Europe Halles / Village Underground e l’esperienza di Refugee Welcomes.
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SABATO 25, H 19:00
SUONI E CIBI – CULTURE MUSICALI E ALIMENTARI
E per i più epicurei tra i “music lovers”, il duetto tra lo chef tri-stellato Massimo Bottura, primo cuoco italiano ad aggiudicarsi il titolo di Miglior ristorante al mondo con la sua Osteria Francescana ma anche grande appassionato di musica e collezionista di vinile e Alioscia Bisceglia, che oltre a essere il leader dei Casino Royale è anche capo-oste all’Elita bar. L’appuntamento è all’interno del Solid Music Market, progetto collaterale al music meeting, orientato ai cultori della musica allo stato solido, che si svolgerà per l’intero weekend.