Il quartiere di NoLo, a nord di Piazzale Loreto, è ricco di urban art. Ce lo fa scoprire INTO, il festival attivo dal 12 settembre al 12 ottobre 2020, che mappa e racconta l’arte che sta sui muri del quartiere.
Anzi fa anche di più, coinvolgendo gli artisti e alcune realtà di zona e creando mostre ad hoc ed eventi per celebrarle. Per partecipare al festival basta iscriversi online andare in uno dei pick up point e richiedere la mappa. Il tour lo si può fare in autonomia, camminando o pedalando per le vie del quartiere ascoltando i podcast che danno voce agli artisti protagonisti del festival e ai personaggi che hanno reso importante la zona molto prima che si chiamasse NoLo.
Tante le testimonianze di personaggi del mondo dell’arte urbana e dei graffiti, come Rendo, Rae Primo, Christian Gangitano e Solomostry, Camilla Falsini, Luca di Maggio, tra i molti. Sono state create anche tre playlist tematiche che si possono ascoltare sempre su Spotify durante l’esperienza (e che troverete a fine articolo). INTO è creato e prodotto da Local, collettivo formato da Futura Pagano, Davide Bernardi e Maurizio Ridolfo che firma questa guida, ma soprattutto lavora e promuove eventi sul territorio, connettendo persone attorno ai temi dell’arte e della musica. E c’è di più: aspettatevi anche un’edizione nel prossimo 2021.
In questo tour vi portiamo alla scoperta dei posti imperdibili di NoLo. Le zone calde della street art. Seguiteci.
Via Pontano
La via che collega Via Padova a Viale Monza è tutta ricoperta di opere sul lato della massicciata della ferrovia. La parte pedonale verso via Padova è l’hall of fame di una delle crew più famose e longeve d’Italia: TDK. Qui troviamo graffiti di incredibile fattura e sempre in costante aggiornamento. La parte di strada che va verso Viale Monza è invece muro libero, per cui una vera e propria “palestra” per chi dipinge in strada. Così la definisce anche Giorgio Bartocci del quale in questo periodo si possono trovare anche delle opere su questi ambitissimi muri. Via Pontano è ricca di gallerie per il passaggio di macchine e pedoni, quindi luoghi riparati dalle intemperie e bene illuminati di giorno e di notte, un playground privilegiato per gli urban artist.
Anfiteatro Martesana
Il muro che corre ai lati dell’Anfiteatro Martesana è stato dipinto l’ultima volta nel 2018 durante il Looper Fest. Ma è una location di espressione per la prima scena di graffiti milanese da metà degli anni 80. Lo racconta bene Rendo nel suo podcast, che ha iniziato a dipingere proprio all’anfiteatro, diventato poi un luogo di culto per tutta la scena italiana. E lo incalza Rae Primo nella sua intervista che ne racconta il proseguo come graffiti spot agli inizi degli anni 90.
Via Zuretti
Zuart è l’happening che ha reso il Vicolo del Fontanile un muro colorato e molto visitato. La storia di Zuart la racconta Petra Loreggian nel suo podcast. Ma la meraviglia di scoprirlo dal vivo, nella bellissima compagine poco distante dal parco di Cassina de Pom è un’esperienza da provare assolutamente. Sui muri si trovano le opere di diversi artisti provenienti da tutto il mondo, dipinti nel 2019 nell’ultima edizione del festival. Sul muro interno del caseggiato si vede un’opera di Manu Invisible.
Via Crespi – Via Marco Aurelio – Via Termopili
Fino a una decina di anni la zona di via Crespi fa era una zona difficile, con parecchi problemi da risolvere. Ora è un luogo di integrazione e di grande interesse artistico. Grazie anche all’operato di Chris Gangitano, “agitatore” della zona che organizza happening di street art con lo scopo di donare alla zona il “bello” capace di riqualificare. TV Boy, Sonda, Bros, Tomoko e Pao adornano i muri di officine, rivenditori di attrezzature per arti marziali, saracinesche di locali, rendendo il quartiere una passeggiata immersa nell’arte. Potete ascoltare le parole di Chris nel suo podcast.
Grazie ai ragazzi di INTO per aver creato questa guida e per aver coinvolti moltissimi artisti. Nei podcast parlano: Camilla Falsini, Luca di Maggio, Shyla Nicodemi, Davide Bernardi, Vito Manolo Roma, Giorgio Bartocci e Petra Loreggian organizzatrice del festival Zuart. Oltre a questi trovate anche testimonianze di personaggi del mondo dell’arte urbana e dei graffiti, come Rendo, Rae Primo, Christian Gangitano e Solomostry. L’immagine coordinata di INTO è stata creata da Atto mentre la mappa è stata serigrafata a mano da Very Seri. Treesse e Ferro 13 sono partner del festival. INTO è creato e prodotto da Local, collettivo formato da Futura Pagano, Davide Bernardi e Maurizio Ridolfo che lavora e promuove eventi sul territorio, connettendo persone attorno ai temi dell’arte e della musica.
Se volete vivere l’esperienza con le playlist del quartiere ecco la selezione dei ragazzi di INTO.