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Open House Roma 2021: Roma sotterranea

Le tappe consigliate alla scoperta di una città mai vista

Scritto da Nicola Gerundino & Open House Roma il 23 settembre 2021
Aggiornato il 24 settembre 2021

Dopo un anno di pausa Open House torna ad aprire le porte degli edifici più belli e architettonicamente affascinanti di Roma. Le passeggiate primaverili tra un palazzo e l’altro ci sono mancate parecchio e c’è stato il rischio che il Covid costringesse a sospendere tutto anche quest’anno, se non ci fosse stata la (saggia) decisione di spostare l’iniziativa qualche mese più in là, nel pieno dell’ottobrata. Oltre a gettare le basi per l’edizione 2021, durante questi lunghi mesi di lockdown e semilockdown Open City, l’associazione che organizza Open House, ha dato vita a Open House Italia una rete nazionale che coordinando gli eventi nelle città di Torino, Milano, Roma e Napoli, arrivando così a un patrimonio di 700 siti vistabili in quattro weekend consecutivi dal 18 settembre al 10 ottobre (Roma e Napoli le città che chiuderanno la rassegna).

«L’impegno che ogni anno ci prendiamo con Open House Roma è ribadire quanto la città sia prima di tutto uno spazio collettivo, di condivisa conoscenza, e lo facciamo non solo celebrandone il patrimonio storico, ma permettendo l’esplorazione della città in divenire, contemporanea, per stimolare l’esperienza diretta dell’architettura ed incoraggiando i cittadini a riconoscere un ruolo centrale nella sua progettazione, nel suo sviluppo e nella sua cura», Laura Calderoni, responsabile del programma di Open House Rome.

«Quest’anno abbiamo presentato per la prima volta la rete di Open House Italia, lanciando l’edizione di aperture in quattro weekend consecutivi – dal 18 settembre al 10 ottobre – dal desiderio comune di dare un segnale forte di riapertura nel segno della condivisione e confermare quanto lo spazio urbano sia il miglior luogo deputato al confronto e partecipazione per le comunità e i cittadini che quotidianamente lo abitano», Davide Paterna direttore Open House Roma.

Novità è anche il progetto editoriale “Trame Urbane” in cui autrici e autori italiani – tra scrittura, regia e fotografia – proporranno una narrazione autobiografica ed evocativa delle quattro città attraverso i luoghi a loro più cari o significativi: Marco Ponti (regista) racconterà Torino, Marco Missiroli(scrittore) svelerà la sua Milano, Francesco Zizola (fotografo) rivelerà il suo sguardo su Roma, infine Valeria Parrella (scrittrice) regalerà un inedito skyline di Napoli.

Se del buono c’è stato in questi ormai due anni di isolamento e distanziamento, sicuramente lo si può trovare nella riscoperta della dimensione locale, nell’aver ripercorso palmo a palmo le strade dei quartieri e delle città. Da questo punto di vista, Open House rappresenta un’occasione preziosa per rafforzare questo slancio e riprendere in mano i luoghi del vivere quotidiano, ordinario e straordinario che sia. E per non lasciarvi soli in questo (ri)attraversamento della città abbiamo realizzato due itinerari in collaborazione con il team di Open House Roma: il primo è dedicato alle novità dell’edizione 2021, con otto nuovi siti che si vanno ad aggiungere al patrimonio di Roma di cui ogni anno Open House apre le porte (lo trovate qui); il secondo a una dimensione normalmente sconosciuta e invalicabile, quella della città sotterranea, fatta di cunicoli, grotte, cave e bunker (lo trovate qui). Buona camminata allora!

IT’S HUB_UNDERGROUND

La sede dello studio IT’S HUB è un edificio di tre piani che sorge nell’ex area industriale limitrofa alla stazione Tiburtina a una quota di circa 10 metri più alta dalla via sulla quale si affaccia: un nuovo landmark per una piccola porzione di città che necessita di ricostruire una propria identità post industriale. L’area di sedime è posta al di sopra di un complesso sistema di grotte sotterranee da subito incluso nel progetto di recupero. Sono luoghi affascinanti e densi di storia, usati come magazzini e rifugi antiaereo nel corso del 1800 e 1900, poi come luogo di sperimentazione di radiazioni nel Dopoguerra, e fanno parte di un lungo dedalo di collegamenti che arriva fino alla Tiburtina e Prenestina. Proprio questi cunicoli ospiteranno sabato 2 ottobre l’evento di IT’S per OHR21, in collaborazione con MINIERA e in partnership con ZERO: LASCAUX, una rassegna di arti visive, sonore e performative, che nei prossimi mesi avrà luogo sempre negli spazi di HUB. Una discesa nell’oscurità del sottosuolo, in cui suoni, gesti e visioni possono rivelare qualcosa di inatteso, di improbabile e tuttavia possibile, come nella grotta di Lascaux in cui è avvenuta la nascita dell’arte. Prenota la visita.

CAVE SOTTERRANEE DI VILLA DE SANCTIS

Le cave di Villa de Sanctis a Centocelle fanno parte di un reticolo di cavità sotterranee che si estendono con continuità sotto i quartieri Prenestino e Casilino per circa 1.000.000 di metri quadrati. Si tratta di un sistema di gallerie che iniziò ad essere scavato sin dall’epoca romana per estrarre la pozzolana – prezioso materiale da costruzione – e che continuò a essere ampliato e sfruttato fino agli inizi del Novecento. Dopo la cessazione delle attività estrattive, gli ambienti ipogei trovarono un nuovo utilizzo nella coltivazione industriale di funghi, che destinò un’ampia parte dei cunicoli a fungaie. La visita, a cura dell’associazione Roma Sotterranea, prevede un’esplorazione sia nelle zone convertite a fungaie, sia nella parte più antica della cava, andando alla scoperta di una città labirintica sotto la Roma che tutti conosciamo. Prenota la visita.

POLMONE PULSANTE

Nell’antico quartiere della Suburra, dinanzi ai Mercati Traianei, si può visitare il percorso che, attraverso sale con volte, scalinate cieche e archi romani, conduce alla “Sala del Pozzo”, in tempi remoti “Chiesa di San Salvatore delle Milizie”. Il restauro archeologico di Ungheri dopo secoli di incuria ha proiettato questi ambienti dalla “palus putredinis” in cui erano sepolti in una nuova “realtà comunicativa”, un moderno discorso di rielaborazione degli interni che, con sculture Bionike e un nuovo progetto Interculturale “Energia, Tiempo y Conciencia”, crea un contesto metaempirico di associazione tra culture archiviate e odierne. Spetterà agli Amici del Polmone Pulsante valorizzare questo piccolo straordinario pattern riemerso dal sottosuolo dell’antica Roma affinché possa caricarsi di più efficaci e positivi progetti di nuove stimolanti aperture del suo sistema associativo. Prenota la visita.