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PACTA DEI TEATRI

L’associazione PACTA. dei Teatri ora residente nel primo Teatro Metropolitano di Milano

Scritto da luca cecchelli il 27 ottobre 2016
Aggiornato il 19 dicembre 2016

da sinistra: Maria Eugenia D’Acquino, Fulvio Michelazzi, Annig Raimondi

Si è conclusa da poche ore la conferenza stampa di inaugurazione del primo Teatro Metropolitano di Milano: dopo il battesimo alla presenza dell’ex sindaco Pisapia, dell’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, del Presidente della Commissione Cultura Paola Bocci e del Direttore Settore Gestione Amministrativa Patrimonio e Programmazione della rete scolastica di Città metropolitana Claudio Martino, il direttore artistico Annig Raimondi e la presidente Maria Eugenia D’Aquino hanno orgogliosamente presentato la prima stagione teatrale di PACTA Salone.

Residenti negli ultimi sei anni presso il Teatro Oscar di via Lattanzio, i fondatori di PACTA. dei Teatri, a seguito della vincita di un bando indetto dalla Città Metropolitana, hanno trovato una nuova sede in via Dini 7, dopo aver rimesso a nuovo e in sicurezza la storica sala di 300 posti per prosa, musica e danza risalente agli anni ’60, già sede del CRT (Centro di Ricerca per il Teatro) per oltre 30 anni.

PACTA Salone diventa così il primo “teatro cerniera” fra l’offerta culturale di Milano e provincia: «Dal primo momento in cui abbiamo messo piede nel salone abbiamo pensato che questa cattedrale del teatro milanese, con le locandine di spettacoli storici alle pareti, fosse il luogo ideale per fondare il primo vero Teatro Metropolitano capace cioè di operare, oltre che per la zona, anche per i paesi limitrofi» ha affermato con soddisfazione Eugenia D’Acquino.

«A cominciare da questa prima stagione» ha proseguito Annig Raimondi «vorremmo che il PACTA Salone potesse diventare non solo un luogo d’incontro e convivialità per diverse iniziative ma soprattutto un punto di riferimento per le tante associazioni che collaborano con noi come ScenAperta Altomilanese Teatri, con la quale, a partire da questa stagione, intensificheremo la circuitazione dei rispettivi spettacoli. Proporremo poi progetti nazionali e internazionali, tornerà “DonneTeatroDiritti”, quest’anno all’ottava edizione, svilupperemo i rapporti con il Politecnico di Milano e l’Osservatorio Astronomico di Brera, creando qui un mini polo della scienza in linea con il progetto TeatroInMatematica-ScienzaInScena. In più organizzeremo incontri alla scoperta delle situazioni locali a partire dalle scuole ma non solo».

Cifra artistica del PACTA Salone sarà dunque l’intendere il teatro «più che come uno spazio, come un luogo di pensiero al servizio della cultura. Una cultura con la ‘C’ maiuscola però», specifica Annig Raimondi, «matrice costitutiva che, a sua volta, saprà generare altra cultura promuovendo fenomeni di coesione sociale e prospettive di riqualifica urbana. Cultura insomma come miglioramento della qualità della vita».

A inaugurare il primo cartellone del nuovo Teatro Metropolitano 33 spettacoli, 11 prime, 3 progetti speciali e 2 festival.
Si comincia dal 3 novembre, in occasione dell’anniversario della morte di Shakespeare, con un’importante figura del teatro italiano: Alfonso Santagata condurrà il pubblico attraverso gli spazi del Salone assieme ai personaggi minori del famoso bardo con “InterniScespiriani”; sempre in omaggio al drammaturgo anche “ShakEspeareSonnEts” con Alessandro Pazzi.

In tema di grandi autori due debutti pirandelliani in prima assoluta firmati dalla regia di Annig Raimondi: “Così è se vi pare” e la rivisitazione di “Uno nessuno centomila”, in collaborazione con il progetto riabilitativo “Ri-costruzione” del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASST di Lodi.
Altre produzioni su grandi autori, sempre targate PACTA. dei Teatri, saranno “Il processo” di Franz Kafka e, in coproduzione con OssigenOTeatro, “Il sogno di un uomo ridicolo” di Fedor Dostoevskij.

Tra le novità “The glorious nothing”, programma espositivo e live performance dell’artista argentino Raul Gabriel – che pare opererà pure un intervento pittorico sui muri esterni del PACTA Salone –, “PACTASoundZONE”, un incontro tra musica, architettura e arti visive ideato dal compositore Maurizio Pisati e “Havel@80”, progetto nato a Praga con lo scopo di stimolare un dibattito sull’Europa contemporanea, analizzata attraverso l’eredità spirituale lasciata da Vaclav Havel, scrittore, drammaturgo, poeta e politico ceco.

Da dicembre una rassegna di “Vetrina contemporanea”, per presentare, tra gli altri, giovani autori e attori di Milano e provincia: si comincia con “Secondo Orfea: quando l’amore fa miracoli” di e con Margherita Antonelli e “Un vecchio gioco” per la drammaturgia di Tommaso Urselli mentre con l’anno nuovo arriveranno i “Combattenti” di Renato Gabrielli, due non-eroi piccolo-borghesi immersi in quotidiani problemi di sopravvivenza ma uniti dalla boxe. Ancora racconti di disagio sociale con “Non su questa terra” e “Storie di invertebrati” con un personaggio alla ricerca di una diversità che lo rende vivo, interpretato da Riccardo Magherini, regista pure di “Marylin e la signora in giallo”.

A maggio due festival internazionali: “Edge Festival 2017 – Teatri Oltre le Barriere, produzione CETEC Dentro e Fuori San Vittore e “Senses” progetto europeo di cooperazione, cofinanziato dal Programma Europa Creativa e promosso dal Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, con l’obiettivo di potenziare la capacità del settore culturale di operare a livello transnazionale.

Da novembre a febbraio, nella fascia pomeridiana, spettacoli per tutti nella sezione “TeatroInFamiglia” con titoli tratti da Manzoni, Edgar Allan Poe e Cervantes, insieme ad alcune novità.

A sottolineare l’anima culturale e artistica che ha sempre contraddistinto PACTA. dei Teatri (Progetto Arte Teatro e Cultura Territori Associati) infine un paio di appuntamenti: al Teatro Studio Melato la compagnia porterà in scena “San Vittore Globe Theatre – Atto II – Le Tempeste”, in coproduzione col CETEC, frutto di un lavoro ventennale nelle carceri con una compagnia di artisti, giovani, cittadini e detenuti; al Teatro Carcano invece tornerà l’oramai immancabile appuntamento con il “Tεatr0inMatεmatica”, iniziativa nata da un’idea di Maria Eugenia D’Aquino, che traduce concetti matematici, apparentemente astrusi, in personaggi e trame avvincenti, attraverso cui si svelano i retroscena che hanno tracciato, nel corso della storia, il percorso della conoscenza.