«Dobbiamo usare tutti i mezzi a disposizione della cultura, non solo le chitarre: dalle chitarre, dai canti politici alla musica elettronica e alla musica strumentale. E non abbandonarci a facili trionfalismi né a semplicismi politici di testi. La cultura comunista è un fatto serio».
C’è un piccolo frammento nel grande mare del web che documenta un appassionato intervento di Luigi Nono mentre si rivolge alla rumorosa platea che lo aveva appena fischiato e contestato. Siamo nel 1975, al Palazzo dello Sport di Roma, per un concerto organizzato dalla Federazione Giovanile Comunista Italiana. Nono cita Gramsci e invita ad accogliere le sue musiche “aliene” con maggiore apertura intellettuale. Questo video è entrato pochi giorni fa in una conversazione con due amici spaziando dalla nuova creatura di Zuckerberg, Meta, all’ossessione di George Lucas per i diritti intellettuali sui personaggi di Guerre Stellari e altre amenità che non ricordo. Era tardi.
Ora viene naturale citare questo video per presentare la quarta edizione del Festival, dal 3 al 27 novembre, dedicato alla memoria del grande compositore veneziano (29/01/1924 – 08/05/1990), andando a riprendere anche un tema, quello dell’impegno politico di Luigi Nono, che già è stato affrontato da più angolature nelle passate edizioni. Quest’anno emergono dagli archivi della Fondazione a lui intitolata nuovi stimoli e ulteriori riferimenti culturali.
In particolare il tema di questa edizione è “Luigi Nono e i suoi Maestri“. Nel vasto programma di eventi si andranno a indagare i rapporti del compositore veneziano con musicisti e letterati che sono stati fondamentali per il suo lavoro e per la sua vita. Su tutti, il sodalizio di Luigi Nono con Bruno Maderna, grande amico e vero e proprio maestro.
Il calendario di novembre, tra Giudecca e centro storico, si anima così di concerti di musica contemporanea, moderna e antica; conferenze con musicologi, filosofi, artisti, musicisti; mostre di documenti conservati all’Archivio Luigi Nono e presentazioni di novità editoriali. Un inedito lavoro coreografico sulla musica di Luigi Nono e Claudio Monteverdi con Virgilio Sieni e letture di testi poetici utilizzati da Luigi Nono nelle sue composizioni, con David Riondino.
Altra novità di quest’anno, a proposito proprio di Sieni e Riondino, sono le preziose collaborazioni con istituzioni e fondazioni presenti in città quali il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello”, Fondazione Prada, Fondazione Ugo e Olga Levi, Palazzo Grassi – Punta della Dogana, Pinault Collection, la sede veneziana di Emergency e e la chiesa del Santissimo Redentore.
Programma completo qui sotto…