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Salotto Improvvisato

Quarta edizione della rassegna dedicata all'approfondimento dei processi creativi: dal 4 marzo al 13 maggio, di mercoledì.

Scritto da Naadir Sanudo il 25 febbraio 2020

Foto di Elisa Caldana

Ispirazione. Cos’è? Un pensiero indotto? Una vibrazione interiore? Un’intelligenza organica del nostro corpo? Una semplice urgenza espressiva? Non è un caso che questo termine sia del tutto affine, per campo semantico, a quell’azione fondamentale della nostra sopravvivenza che è il respiro. Fin dalla notte dei tempi c’è un momento per ricevere e uno per restituire. Il binario ritmo ancestrale dell’umanità si lega al battito dell’organo più importante: il cuore. L’attenzione del fruitore, quasi sempre, si concentra sull’oggetto finale di questa “restituzione”. Nell’interpretare, ragionare, analizzare un’opera d’arte si possono spendere interi trattati. Ciò che invece anticipa la sua creazione, fosse anche un banale processo meccanico, rimane avvolto da un magico mistero. E guai se non fosse così: per chi lo fa di mestiere è una sorta di “segreto industriale“. Affiancare all’analisi critica anche un carotaggio in questa profonda, e a volte inconscia, fase del processo creativo è una delle sfide più intriganti ed è di questo che si parla a “Salotto Improvvisato“. La rassegna di incontri ad alta concentrazione musicale, ideata dalla giornalista Elena Ferrarese, si svolge all’Hotel Londra Palace ed è ormai giunta, anche sull’onda di un ottimo riscontro di pubblico, alla sua quarta edizione. Cosa abbia ispirato, nel dicembre 1877 il compositore russo PetrIl’Ic Tchaikovsky (che proprio in questo albergo di lusso, nella stanza 106, compose i primi tre movimenti della Sinfonia N.4) non possiamo dirlo. Possiamo invece ragionare con il critico musicale Enrico Bettinello e con il musicologo Veniero Rizzardi, su quali stimoli e con quali tecniche lavorino alcuni degli esponenti di spicco della scena musicale italiana. Ospiti dalla penisola con un occhio di riguardo alle “eccellenze” local: “Salotto Improvvisato” lancia loro una sfida. La contrabbassista veneziana  Rosa Brunello (8 marzo, in foto), il clarinettista Marco Colonna (18 marzo), la cantautrice Irene Ghiotto (1 aprile), il pianista e compositore Alfonso Santimone (15 aprile), la flautista Laura Faoro (28 aprile) e la cantante veneziana Alessia Obino (13 maggio) oltre a raccontare il loro approccio alla musica sono chiamati ad una sfida live: prendere spunto da una qualsiasi opera del compositore russo per eseguire o improvvisare un brano inedito che verrà registrato dal vivo. Come se un ossigeno musicale fosse rimasto ancora oggi affezionato a quelle stanze, pronto ad ispirare i suoi ospiti. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Segue aperitivo.