Ad could not be loaded.

20 anni di Vodafone / Casa

Vent’anni fa, Vodafone è entrata nella vita degli italiani per aiutarli a comunicare. Per il compleanno ha deciso di raccontare alcuni dei momenti più importanti di questa storia, che Zero ha trasformato in una guida agli eventi e ai locali di Roma.

Scritto da Nicolò Zuliani il 26 novembre 2015

Dopo tante avventure, nel 2008 Vodafone entra nel mercato della telefonia fissa, portando i propri servizi voce e ADSL nelle case degli italiani, grazie all’innovativa Vodafone Station.

Il Colosseo
Qualunque sia l’argomento, un romano potrà sempre anteporre la frase «ma noi c’avemo er Colosseo». Napoli ha la pizza? Ma noi c’avemo er Colosseo. Einstein ha scoperto la relatività? Ma noi c’avemo er Colosseo. Principale monumento d’Italia, foto sulla carta d’identità di Roma, è anche la prima cosa che si nota dall’aereo mentre si atterra nella Capitale. Vederlo per la prima volta toglie il fiato non solo per la sua incredibile bellezza, ma anche per la sua eccezionale – e spietata – funzionalità. Sul Colosseo sono stati scritti migliaia di libri contenenti leggende, storie vere, bubbole clamorose e aneddoti vari. Nonostante tutto, rimane un monumento all’ingegno umano e alla sua capacità di costruzione e immaginazione, dagli spalti fino al labirinto sotterraneo che ospitava i gladiatori, le belve feroci, le armi e le telecamere del film di Ridley Scott. Completano il quadro le comparse vestite da gladiatori che si fanno fotografare a prezzi (non troppo) modici, mentre gli improperi in romanesco sono ancora gratuiti. Non sia mai detto che Roma è avara.

Jerry Thomas
thejerrythomasproject.it
Giocare ai contrabbandieri non è mai stato tanto trendy. Lo speakeasy è un tipo di bar che simula le atmosfere del proibizionismo americano, quando gli alcolici erano illegali. Ingressi segreti, parole d’ordine, bartender finto-burberi, tono di voce molto basso e argomenti di conversazione proibiti. Diamine, i requisiti per una bella serata ci sono tutti.

Casa Museo di Giorgio de Chirico
Tutti sanno chi era Giorgio de Chirico. Le sue opere sono entrate nella storia. La sua casa, i tre piani superiori di Palazzetto dei Borgnognoni, oggi è un museo che intreccia l’arte con la vita del Maestro, mantenendo (o ricostruendo) gli arredi dello studio in modo maniacale, dai pennelli ancora sulla tavolozza fino alle lenzuola nella camera da letto. Perché è consolante sapere che anche un mostro sacro dell’arte viveva come noi. Certo, i suoi quadri li compravano. Ma i nostri fanno una splendida figura in salotto, vero, mamma?