Lo scorso 31 dicembre il MACRO Asilo diretto da Giorgio De Finis ha cessato le proprie attività. Controversa e problematica per diverse ragioni (ne abbiamo parlato qui tempo fa, ndr), questa esperienza ha comunque avuto una sua carica innovativa nel panorama cittadino, proponendo un museo aperto a tutti e a tutte le tasche e in continuo divenire: un agorà permanente in cui osservare i contenuti proposti nel loro farsi.
Dal 1 gennaio 2020 la direzione del MACRO è passata nelle mani di Luca Lo Pinto – co-fondatore di NERO e già curatore della Kunsthalle Wien – e da oggi, 3 febbraio, sappiamo anche quale sarà la sua nuova identità: quella di Museo per l’Immaginazione Preventiva, in omaggio all’Ufficio per l’Immaginazione Preventiva istituito a Roma nel 1973 da Carlo Maurizio Benveduti, Tullio Catalano e Franco Falasca con l’obbiettivo di produrre un’arte capace di rivoluzionare la società.
Tra le novità principali da segnalare c’è sicuramente l’ingresso di nuove aree tematiche quali design, editoria e musica sperimentale, e, soprattutto, l’idea alla base dell’intero progetto: quella di un museo-magazine, i cui spazi saranno pensati come rubriche permanenti, aperte a contenuti anche eterogenei tra loro. Il MACRO dunque come rivista tridimensionale che avrà una griglia porosa attraverso la quale si incontreranno e scontreranno pubblico e contenuti, organizzati in questo modo:
MONO (Aritmici; Polifonia): monografie interdisciplinari.
MEDIUM (Musica da Camera; In-Design; Studio Bibliografico; Palestra): sezioni dedicate ad ambiti e processi non convenzionali, ma oggi centrali nelle pratiche artistiche contemporanee.
RETROFUTURO: uno speciale display che ripensa la collezione attuale e funge da palinsesto dove esporre le opere di una collezione in fieri dedicata alle nuove generazioni.
SOLO/MULTI: mostre monografiche, con l’eccezione di qualche collettiva, dedicate a figure fuori formato, coerenti all’attitudine interdisciplinare del museo.
AGORÀ: un programma di incontri a loro volta scanditi in formati.
EXTRA: da una parta la MACRO Academy, che funge da software per attività di approfondimento e formazione, dall’altro uno spazio permanente dedicato all’attività didattica per i bambini.
Primo appuntamento fissato al 24 aprile: “Museo per l’Immaginazione Preventiva – Editoriale”, ovvero un’introduzione “programmatica” a quello che sarà la vita del Museo da qui alla scadenza della nuova direzione (già fissata al dicembre 2022). A ottobre invece il grand opening, che vedrà tutti gli spazi-rubrica funzionare per la prima volta contemporaneamente.
Si prosegue dunque sulla via del museo orizzontale tracciata dalla precedente direzione: la differenza la farà la capacità di imprimere un’impronta curatoriale che non si accontenti della sola orizzontalità, ma sappia scegliere e “imporre” una propria visione, un proprio immaginario, che parli di passato, presente e soprattutto di futuro.
Contenuto pubblicato su ZeroRoma - 2020-03-01