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Croce Atroce

Immaginiamoci nei camerini del Toilet per l'intervista, tutti sudati dopo aver ballato le tracce del suo ultimo album Alda Merinos

quartiere Porta-Venezia

Scritto da simonetta Leonora il 3 aprile 2021

Foto di @piangoarcobaleni

Che dire? Alda Merinos è un album che tiene decisamente su di morale, come d’altronde ha sempre fatto Croce Atroce, drag e co-fondatrice del Toilet fuori dagli schemi, famosa per la sua autoironia. Il disco nasce a gennaio 2021, pensato subito dopo Capodanno una sera davanti a un vino, scritto e suonato nel giro di due settimane. Adesso immaginiamoci nei camerini del Toilet a intervistare Croce Atroce, tutti sudati dopo aver ballato le tracce pazze di Alda Merinos.
 

Croce Atroce è sulla scena della notte già da un bel po'. Come mai la decisione di fare un album solo adesso?

Credo per disperazione. Dopo mesi chiuse in casa ad inventarci, come tutte, cose da fare per passare il tempo e motivarci sul fatto che dopotutto questa situazione era da sfruttare, ci siamo dette: “Perché non provare a fare musica?”. Senza covid “Alda Merinos” non ci sarebbe stata, è per quello che continuo a dire che ne avremmo fatto tutte volentieri a meno! Dopo quella cena in cui buttammo sul tavolo quella battuta, io ho iniziato a scrivere le parole, Zelmo la musica, poi Erik ha giudicato il tutto mettendoci del suo. Serata dopo serata, revisione dopo revisione, sbronza dopo sbronza, è nato il disco e ne siamo super orgogliose!

Più di 10 anni fà prendevi in gestione la serata del Toilet. Com'è cambiato il Toilet nel corso degli anni? Con questo fermo generale, state facendo qualcosa?

Negli anni il Toilet è cambiato davvero tantissimo e aggiungo anche per fortuna! Una realtà come quella degli inizi non avrebbe senso nel 2021, per mille motivi. Sono cambiate le persone, è cambiata la città, la musica, la sensibilità, la cultura rainbow, ora il Drag è uno sport internazionale, ci giocano praticamente tutte a vari livelli e questo è bellissimo. Il Toilet ha seguito quest’onda, sia dal punto di vista della gestione che del pubblico. La gestione si è avvicinata alla gente e la gente ha capito che deve vivere in totale libertà ogni occasione Toilet, riconoscendolo proprio anche come safe place.
 
Con la pandemia abbiamo fatto un sacco di cose, da eventi online a live Instagram (Toilet Talks!) per far conoscere meglio sia lo staff che altri amici parte o alleate alla community, abbiamo inaugurato Vodkaiconic, una trasmissione sulla webradio Radio Stonata www.radiostonata.com che, ogni giovedì sera alle 21, parla di argomenti iconici per la famiglia LGBTQ+. Poi DJ set e rubriche sparse sui social… Insomma, non ci siamo fermate.

Mi dici che la Croce a Milano è a Porta Venezia. Se dovessimo fare un preserata assieme, dove ci porteresti?

Ma che domanda, al PoP di via Tadino 5! Però facciamo un passo indietro. Porta Venezia credo che sia un riferimento per moltissime persone per millemila motivi. Ogni locale di Porta Venezia è un punto di riferimento. Io, Erik e Zelmo, quando usciamo, facciamo tipo un tour: dal Mono passiamo al Red per poi transitare al Lecco e finire appunto al PoP. Non ti dico come ci arriviamo. La nostra cara amica Fedya l’ha aperto qualche anno fa e ci ha messo il cuore. Il PoP non è solo un bar ma è un punto di riferimento per tutto il queer del mondo. Al PoP ci si diverte, ci si confronta, si discute e nascono nuove idee e prospettive. Il PoP è divertimento, attivismo, politica, arte, cultura, cibo e sbronze. Vorrei vivere lì.

Tra le tue canzoni, che tu chiami "filastrocche elettroniche", e Alda Merini, che collegamento dobbiamo leggerci?

Praticamente nessuno, il citare Alda non è per paragonarmici, non mi permetterei mai! Abbiamo deciso di intitolare il disco “Alda Merinos” perché i testi delle canzoni, all’inizio, erano concepiti come se fossero delle poesie “a vanvera”. Solo in un secondo momento li abbiamo strutturati a mo’ di canzoni (non tutti, per altro). Nel Drag, inoltre, si usa spesso lo storpiare nomi celebri, per celebrarne i legittimi proprietari, non per prenderli in giro. Volendo quindi parlare di Drag e di poesia, prendendo per il culo però noi stesse, abbiamo optato per questo titolo, che per noi ci sta con tutte le scarpe.

In una canzone dell'album fai una dichiarazione di odi et amo a Lilly Love. Che rapporto hai con lei?

Siamo amiche per la parrucca. Purtroppo (o per fortuna) non abbiamo molte occasioni per vederci. Io vivo tra la provincia di Bergamo e quella di Milano e ho due lavori, lei abita in città e anche lei lavora, incastrarci è davvero difficile. Però c’è stima reciproca. Da tempo ci si diceva che dovevamo fare qualcosa insieme: ho voluto creare l’occasione. Poi lei ha mille riferimenti, vive il Drag in modo puro, penso che rappresenti bene anche la Milano by night e le sue contraddizioni. Sa essere favolosa o weird, pazza e misurata, allegra e malinconica, citazionista e innovativa. Su una cosa però non ha eguali: quando ti attacca la pezza non ti molla più. Nonostante questo le voglio bene e non potete capire con che entusiasmo ha accolto la sua canzone, io mi aspettavo un’azione legale.

Prendi 3 canzoni dell'album e dedicale a 3 personaggi famosi e spiegaci il perchè.

Allora dedico “Beauty Routine” alla Ale Hilton, l’unica beauty guru che seguo. Questa e INCI sono per lei. Come si vede prendo tutto quello che dice, i suoi tips e le sue tecniche, e non ne faccio tesoro per niente. La amo, è bravissima e dedita alla sua passione, è una vera ghetto girl iconica, la invidio proprio. Io non ho quella pazienza lì, però mi rilassa seguirla e voglio celebrarla. “Spazio Libero” è per tutte le pubbliche amministrazioni d’Italia: la community arcobaleno ha bisogno di spazio! Per essere quello che è, per creare e esprimersi, un safe place, appunto, dove non ci sono minacce. Il Toilet è di Milano, quindi Sala questa canzone è per te, in realtà il problema è nazionale. “Tetta Maledetta” è per Rebecca e Sophie, le Cock Destroyers. Meglio accettarsi per quello che si è o rimodellarsi a piacimento? Ogni risposta è quella giusta, le CD offrono la loro versione, onesta e sincera: io faccio il tifo per loro!

Scrivi una breve filastrocca per convincere la Lega e Fratelli d'Italia a votare a favore della legge Zan contro l'omotransfobia.

Rispondo solo perché me lo chiedi tu: sarebbe una partita persa che non vorrei nemmeno giocare. La Croce non è tanto politica né diplomatica, ma ripeto, accetto la sfida:
 
Mi fate cagare ma dobbiamo parlare

Ci voglio provare, almeno tentare

Non ho aspettative, mi dico ci provo

Di tutto farei per un mondo più nuovo
 

Miei cari signori non vi costa nulla

La vostra famiglia nessuno la tocca

Votate la legge che l’odio si annulla

Poi un po’ di rossetto e una bella parrucca
 

Smettiamola con quegli slogan fasulli

Viviamo la vita senza più bulli

Dobbiam poter fare ciò che ci pare

Esser chiunque vogliamo provare
 

Il mondo è più bello se arcobaleno

Al mondo non serve più gente al veleno

Nel mondo dobbiamo conviver da amici

Sul mondo balliamo contenti e felici

…E dopo questa non la voteranno mai!

POV: hai appena finito di fare serata a Porta Venezia e hai bevuto troppo. Dove vai a mangiare per asciugare la sbronza?

Io adoro i kebabbari perché sono delle zone franche. Quando entro in un kebabbaro mi si annulla la geografia perché li frequento in qualsiasi città in cui vada, per cui, per me, rimarranno sempre il meglio per tamponare l’alcol. Il mio preferito è il Turkish Kebab & Pizza di via Palazzi 2, già il nome mi esalta, credo che il mio prossimo disco lo intitolerò così. A parte che c’è un botto di scelta e poi ci sono anche i tavolini per sedersi dentro, quindi è perfetto per l’inverno. Ci ha salvato la vita più volte anche la Pizzeria Santa Maria (altra denominazione cult) di via Lecco 10. Voglio sottolineare che ovunque c’è amicizia e simpatia, quando mangio carboidrati in quei posti vivo un angolo di Paradiso.

Ti senti più Croce o più Atroce?

Difficile scegliere tra sinonimi.

Hai qualche posto pazzesco da consigliarci dove poter fare shopping a Porta Venezia?

Se devo strisciare la Mastercard lo voglio fare solo nei posti che se lo meritano e, per quanto i riguarda, il puntello migliore per farli in Porta Venezia è la boutique Sex Sade, in via Casati 8. A parte che la Martina è un’amore ed è un piacere anche solo sentirla parlare, poi credo che non ci sia posto migliore per acquistare un accessorio sexy, un bel capo intimo, un costume per giocare BDSM e un bel corsetto resistente che si adatta a qualsiasi corpo. Insomma, ci starei ore e comprerei tutto, perché da sex Sade la fantasia non ha confini e la qualità è davvero al top.

Quando si tornerà a fare festa, come te la immagini la prima serata al Toilet?

Ho pensato spesso a come potrà essere il Toilet alla sua prima riapertura. Penso sarà un delirio. Penso sarà difficile contenere l’entusiasmo della gende dopo così tanto tempo chiuse in casa la sera. E sarà difficile contenere anche la nostra gioia! Mi sa che dovremo organizzarla bene e qualcuno dovrà sacrificarsi dalla sbronza per reggere la situazione, detto questo sarà una figata. Personalmente non vedo l’ora di vederci tutte insieme, dopo tanto tempo passato tra videocall e dirette. Credo che ci saranno pianti da prese bene generali e situazioni emozionali over the top. Mi immagino anche una forte dose di cringe perché ci verrà naturale dimostrarci reciprocamente affetto, quando prima la normalità era quella di darci delle stronze di merda per qualsiasi cosa. Non vedo l’ora che ci si dimentichi di questi mesi!