All’interno di quel piccolo ecosistema culturale che è cresciuto all’interno dell’Isola di San Giorgio Maggiore e che ruota tutto attorno alle attività della Fondazione Cini, con le sue tentacolari connessioni extraveneziane, da alcuni anni si staglia anche la presenza di una “sala concerti” unica nel suo genere. La visione dell’acqua come quinta naturale di una città e di un’isola che dialoga costantemente con questo elemento, è solo uno degli aspetti che possono rendere unica l’esperienza di fruizione all’interno dell’Auditorium Lo Squero.

Il nome in qualche modo già ingloba la storia di questo luogo: si tratta di un’antica officina ottocentesca utilizzata per la riparazione delle imbarcazioni, questo fanno (ormai sempre meno) gli “squeri” a Venezia. Dopo una lunga fase di abbandono la struttura è stata trasformata nel 2016 in un moderno auditorium, grazie all’intervento degli architetti Fabrizio Cattaruzza e Francesco Millosevich. Il panorama domina lo spazio della sala, attraverso una vetrata larga circa 13 ml, con un effetto di continuità tra spazio interno ed esterno: sembra di assistere a concerto sull’acqua ed è effettivamente così: siamo a Venezia!