Una nota di contemporaneità in quartiere, Garbatella, in cui il tempo sembra sempre sospeso, anche a tavola. Uma è un’idea degli chef Matteo Taccini e Luigi Senese, entrambe con esperienze che vanno dai mostri sacri romani (Il Pagliccio, Imago) a quelli internazionalei (Noma a Copenaghen). I pilastri di Uma sono la Brace, la fermentazione e il concetto di “unico”, inteso come singolo ingrediente nel piatto, restituito poi al palato con lavorazioni, consistenze e gusti diversi. Menu degustazione a soli € 50 per otto portate e in carta solo vini italiani. Particolare anche l’ambiente, sofisticato ma allo stesso tempo casalingo, con una cucina (letteralmente) a vista, come fosse l’angolo cottura di un loft.