La fontanella di alabastro sul bancone di marmo zampilla riempiendo un bicchierino di cortesia dopo l’altro; l’accoglienza dei baristi, vestiti di bianco, è degna di un manuale di etichetta di casa Savoia. Chiacchiero al bancone di rigeneranti vacanze alle terme, sorseggiando un delizioso cappuccino. Sotto i miei occhi sfilano tramezzini con petto d’oca affumicato e acciughe al verde che sembrano usciti da un picnic reale a Stupinigi. Dirotto il mio appetito sulle alzatine d’argento cariche di babà, tartufi al cioccolato e baci di dama. È tutto perfetto. Manca solo un busto di Re Umberto I all’ingresso, ma mi hanno detto che si stanno adoperando. Un piccolo scrigno prezioso: tra i caffè storici di Torino Mulassano è il mio preferito, per una colazione che di tanto in tanto vale la pena concedersi, un tramezzino come si deve (secondo qualcuno è nato qui) o un Vermouth all’ora dell’aperitivo.