Laddove ora giace una palma (mi piace pensare sia il simbolo dell’integrazione degli abitanti multirazziali di Calvairatesburgh), in piazza Insubria, una volta crescevano i fiori. Sono cresciuta tra forsizie, coroncine di margherite bianche, affascinanti bocche di leone, minuscoli occhi della madonna, cespugli di ortensie e trifogli.
Oggi vorrei regalarvi un fiore. O meglio, vorrei regalarvi un indirizzo: il Mercato dei fiori di via Lombroso, che si trova nella grande area dei Mercati Generali, di fianco al mercato del pesce, nella Calvairatesburgh – ahimè – dimenticata -, a pochi passi dalla mitica palma di piazza Insubria. L’aria è quella tipica dei mercati generali e della vendita all’ingrosso, l’esposizione all’interno del capannone è un po’ rough, ma i prezzi sono davvero convenienti. Gran risparmio soprattutto sulle innumerevoli varietà di fiori recisi (mazzi da venti tulipani costano 7 euro e 20 rose si acquistano a partire da 10 euro). Prezzi interessanti anche sulle piante in vaso (le primule costano attorno ai 2,50 euro l’una, le azalee si aggirano sui 10 euro) e il verde per l’arredo di giardini, terrazzi e balconi si trova ad un prezzo decisamente inferiore rispetto ai vivai milanesi. Per me è, da anni, l’appuntamento fisso del sabato mattina. Riportare i fiori nelle nostre case, nei nostri cortili, sui nostri balconi e terrazzi ma soprattutto nel nostro quartiere.
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