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Una giornata russa a Milano

In occasione del Capodanno Vecchio, che si celebra il 14 gennaio, Zero vi accompagna in un tour della Milano russa. Che non russa affatto, anzi

Scritto da Simone Muzza il 4 gennaio 2018 Aggiornato il 14 gennaio 2022

«Uscito dalla stazione Savelskaja avevo bevuto per cominciare un bicchiere di vodka del Bisonte perché so per esperienza che, come decotto mattutino, il genere umano non ha ancora inventato niente di meglio». Così ha scritto Venedikt Erofeev (Kirovsk 1938 – Mosca 1990) nel suo poema ferroviario Mosca-Petuškì, esilarante samizdat sul socialismo alcolico. Ma se è vero che la mattina è forse meglio iniziare con un caffè, c’è un giorno del calendario in cui bisogna fare come il grande Veniĉka: il 14 gennaio, in occasione del capodanno ortodosso.
Ma perché si festeggia con tredici giorni di ritardo? Non è dovuto agli hang over da sbronze da vodka; bisogna risalire al 1917, quando i russi decisero di abbandonare il calendario giuliano e passare a quello gregoriano. Si decise che il giorno seguente al 31 dicembre 1917 sarebbe stato il 14 gennaio 1918: e così i russi (ma non solo, anche i serbi per esempio) sono soliti festeggiare due volte, per ricordare il Capodanno Vecchio.
Abbiamo selezionato una lista di luoghi russi di Milano dove festeggiare questa giornata, a partire dalla colazione fino a notte fonda. E ricordatevi che, come diceva Veniĉka, «chi beve solo vodka serba il buon senso e la buona memoria o, al contrario, perde in un colpo l’uno e l’altra».

Questa guida vi sarà utile tutti i giorni dell’anno e quando non avrete voglia di uscire potrete prepararvi un Orto-dossia un drink con appetizer del Rita & Cocktails dedicato alla Russia (non so se Veniĉka approverebbe, considerate che uno dei suoi cocktail preferiti era La lacrima della giovane comunista a base di lavanda, verbena, acqua di colonia, lacca per unghie, elisir odontologico e limonata). Buono, eh?

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#divertirsiègiusto

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