Nel lontano 1927 nasceva in Via Lombroso 20 un macello dove si recavano gli allevatori dalle campagne vicine per vendere il proprio bestiame. Dopo la giornata di mercato andavano, con i pezzi di carne rimasti, nel palazzo proprio di fronte alla macelleria. Qui un oste aveva avuto la brillante idea di aprire una cucina: non acquistava carne, ma soltanto verdure e buon vino perché erano gli allevatori stessi a presentarsi con l’ingrediente principale del loro pasto, la carne appunto. Dunque i clienti pagavano esclusivamente il servizio e le bevande (nasce così il “coperto” nei ristoranti…). La gentilezza del personale e (soprattutto) la qualità del cibo e dei sapori sono caratteristiche che risaltano subito, e che sono indubbiamente rafforzate dalla lunga esperienza di tanti anni di lavoro: si mangia carne (coscia d’oca brasata con scalogni, mele e salsa al profumo di zenzero, 16.50 euro) e anche pesce (baccalà mantecato al latte, polenta di Storo arrostita, fondente di porri, 16), più una buona scelta di primi piatti (sui 10 euro). Per risparmiare un po' ci sono i menu fissi, "Colazioni di lavoro" a 18 euro.
Trattoria del nuovo macello
Via C. Lombroso 20, Milano
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