Il maestro Vince Tempera l'ha sentenziato: le successioni armoniche si sono esaurite. Che si fa? Lasciatevi guidare dal noise, entrate nella sala principale. Il ronzio dei generatori a petrolio èscandito dal ritmo di percussioni di pietra, sincopi d'acqua scosciante, fischi di locomotive e da una risata a crepapelle che tuona dalla stanza adiacente. Aprite gli occhi: sono i disoccupati albanesi ritratti da Adrian Paci e il frigo bombardato a sassate da Jimmie Durham. Poi addentratevi nella giungla di immagini seguendo sinestesie e cortocircuiti. Sarŕ una sirena a chiamarci a raccolta, sotto una parete che sembra tratta da un bestiario contemporaneo, tra cartoon e animali totemici. Signori e signore, ecco a voi i "big” e le “nuove proposte” dell’arte contemporanea.
Rumore: un buco nel silenzio
Spazio Oberdan, V.le Vittorio Veneto 2, Milano
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