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Killing Joke + Treponem Pal

19/9/2008, Rilling Stone, Corso XXII Marzo, Milano

di Chiara Colli

Metà della new wave inglese è nata nelle art school; l’altra, negli uffici di collocamento. È il ’79 quando allo sportello disoccupati di Notting Hill ha inizio lo scherzo mortale. Jaz Coleman e Paul Ferguson vogliono che suoni come “la Terra che vomita” e ci buttano dentro avanzi di punk, dark, industrial e funk. Ne esce fuori un incrocio tra Birthday Party e Pop Group versione squatter-death-disco, post-punk occulto in barbara veste heavy metal. La “Wardance” dei Killing Joke è come un meteorite piombato dal futuro e non a caso, tra ronzii, synth e tribalismo sulfureo, ha fatto scuola, dai Ministry ai NIN passando per i Nirvana (“Come As You Are” attacca proprio come “Eighties”!). Negli anni perderà quella rabbia autodistruttiva al diminuire delle paranoie di Coleman, sceso a patti con gli Ottanta dopo aver atteso invano in Islanda la fine del Mondo. Ora il quartetto londinese torna per un tour con formazione degli esordi e doppia data a menù fisso in ogni città: debutto omonimo (1980) e il successivo “What’s THIS For…?” nella prima sera (il 19). “Pandemonium” (1994) e i singoli (’79-’80) della Island Records nella seconda (il 20). Dopo, posso pure morire (per scherzo).

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