Di solito si dicono due cose sui giapponesi: che sono matti e che hanno quella cosa dello zen. Nella pratica, però, il fatto di essere matti li induce a fare le cose più sensate, come tutti quei progetti musicali visionari e sperimentali che da queste parti non uscirebbero mai fuori. D'altro canto, la tradizione zen invece gli fa fare le cose più matte: tutta la storia della perdita dell'ego, per esempio, deve essere alla base di questo tour di otto band, composte in tutto da sole tre persone. "Persone" è un termine riduttivo per definire Tatsuya Yoshida, Atsushi Tsuyama e Kawabata Makoto, menti folli rispettivamente di Ruins il primo e di Acid Mothers Temple nelle sue infinite incarnazioni gli altri due. Aspettatevi performance a cappella, brani suonati microfonando cerniere o spazzolini da denti, psichedelia deviata e tecnica stupefacente. E tanta ironia.
Japanese New Music Festival
22/10/2014, Macao Ex-Macello, Viale Molise 68, Milano
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