Milan Games Week e Fuori Milan Games Week

Finalmente. Finalmente la Games Week è diventata vera, una settimana dedicata al videogioco nelle sue mille forme e, soprattutto, in giro per la città. È la prima volta per Milano. E la prima per l'Italia. Quello che nelle tre edizioni precedenti era un finesettimana orientato ai consumatori e circoscritto ai padiglioni della Fiera adotta quest'anno la formula di design e fashion week per ribadire non solo la centralità di un settore che fa impallidire gli altri per fatturato globale - la storia che i videogame incassino quanto cinema e musica sommati è vera... da dieci anni -, ma per esprimere una nuova creatività del territorio. Che, ce lo auguriamo, potrebbe diventare propulsiva. Per questo, più che sulle t-shirt o le anteprime del "Call of Duty" di turno, è ben più interessante concentrarsi sulle iniziative "fuori salone" e sulla Igds, l'annuale summit degli sviluppatori, un evento nell'evento. Intitolato per l'occasione "Building the Games Industry in Italy", in tre giorni di incontri con guru del settore, workshop e conferenze, sarà un'occasione preziosa di incontro fra curiosi, finanziatori, team più o meno grandi, professionisti affermati e belle speranze: fondamentale in questo senso la presenza degli studenti di Politecnico e Statale, che a breve inaugurerà la prima laurea magistrale dedicata. Ma se oggi i videogame sono ovunque, la loro settimana non è da meno: decine di eventi animeranno le serate milanesi, dai raduni per retrogamer (il vintage del videogioco) ad ascolti di chiptune music - quella "col Game Boy" -, da appuntamenti videogiocosi in gallerie d'arte a maratone di cinema. Tutto sotto l'egida dell'associazione di categoria, Aesvi, e di un sacco d'altri nomi giusti (li selezioniamo nelle prossime pagine). Nessuno che cavalchi il momento; tutti pronti a farlo durare. Finalmente.