Non chiedete regali quest'anno, non ce n'è bisogno. Solo fatevi portare allo Spazio Oberdan per la rassegna definitiva: 11 film di Stanley Kubrick in lingua originale. Non necessitate certo di Zero e ancor di più di me per sapere perché SK è un Dio, o quanto meno la persona che più di ogni altra è riuscita a descrivere chi siamo, dove siamo e dove stiamo andando: sì, ci sarebbe anche l'Antico Testamento, e la cosa non fa che avvalorare la mia tesi. Vi basti sapere che vedere i film di SK al cinema è un'esperienza totale, paralizzante se vogliamo. Come la faccia delle persone un paio di anni fa all'uscita dell'Auditorium San Fedele dopo la proiezione di "2001: odissea nello Spazio", paralizzate di rivelazione, paura, felicità, consapevolezza esistenziale: un misto tra le maschere di "Eyes Wide Shut", l'occhio freddo di Hal 9000 e il ghigno molesto di Jack Torrance/Jack Nicholson in "Shining". A tal proposito non vedo l'ora di vedere sul grande schermo JT/JN che parla con Lloyd, il barman immaginario de "The Gold Room", una di quelle scene che rendono indimenticabili i film di SK. Portatevi qualche oncia di bourbon e lasciatevi andare. Perché, anche a Natale, "è il senso del dovere che ci frega, il senso del dovere".
Stanley Kubrick in lingua originale
13/12/2014, Spazio Oberdan, Via V. Vittorio Veneto 12, Milano
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