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Wilco

21/5/2002, Magazzini Generali, Via Pietrasanta 14 - Milano

di Barnaba Ponchielli

Arrivano da lontano i Wilco, da quella bestiaccia di nome Uncle Tupelo, da una metà di quello stupefacente connubio tra punk e country, che ancora oggi sa emozionare. Jeff Tweedy e Jay Farrar, dopo l'esemplare "Anodyne", si dividono, intraprendendo strade differenti: il secondo con i Son Volt e il primo con i Wilco, che tra alti e bassi, sono arrivati all'ultimo "Yankee Hotel Foxtrot", loro quarto disco (senza contare i due dischi usciti in collaborazione con Billy Bragg, tributo alle canzoni non scritte di Woody Guthrie) piaciuto a tutte le latitudini, capace di mettere a braccetto il country, il pop e le storture di Pavement, Mercury Rev e Flaming Lips, a quanto dicono i critici. Il concerto in questione sarà indubbiamente un evento, forse stupirà come i Lambchop, forse no: sta di fatto che sul palco dei Magazzini saliranno fior di musicisti, con alle spalle un passato di tutto rispetto e un'attitudine mai compromessa col mainstream. Staremo a vedere, fiduciosi, mai dimentichi della bellezza degli Uncle Tupelo...

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